2013-12-01 19:54:07

Forze politiche in fibrillazione alla vigilia dell'incontro Letta-Napolitano


Domenica politica molto intensa, caratterizzata dai duri attacchi di Grillo al capo dello Stato e alle forze politiche in occasione del V. Day di Genova. Botta e risposta a distanza, poi, tra i tre candidati alla segreteria del Partito democratico. Renzi, in particolare, detta alcune condizioni al Governo Letta. Servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

Ad una settimana dalle primarie, nel Pd si accendono i toni del confronto tra i candidati alla segreteria. Il favorito, Matteo Renzi, incalza il Governo Letta su tre punti: riforme, da quella elettorale ai costi della politica, e ancora lavoro ed Europa della crescita. Una specie di ultimatum non apprezzato dagli altri candidati alla segreteria del partito, che accusano il sindaco di Firenze di mettere a rischio l’unità del Pd, e di cambiare spesso opinione sulle larghe intese, facendo da sponda a Berlusconi. A Renzi replica anche il Nuovo centrodestra. Se vuole la poltrona di Letta deve dirlo chiaramente, osserva il vicepremier Alfano. E attacchi a tutto tondo arrivano dall’affollato V.Day del Movimento 5 Stelle a Genova. Grillo usa i toni aspri di sempre: contro i politici definiti vigliacchi, contro l’euro dal quale l’Italia deve tirarsi fuori con un referendum. E contro Napolitano, per il quale Grillo vuole l’impeachment, la messa in stato d’accusa. Quadro politico dunque in fibrillazione. Domani il premier Letta salirà al Quirinale per concordare con il capo dello Stato forme e tempi della verifica in Parlamento dopo la fine delle larghe intese causata dall’uscita di Forza Italia dalla maggioranza. Martedì poi il pronunciamento della Corte costituzionale sul Porcellum, l’attuale legge elettorale.







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