Ue, in un documento le linee guida in difesa della libertà religiosa
Le violazioni e gli abusi alla libertà religiosa, commessi da attori statali o non
statali, sono diffuse e colpiscono persone in tutto il mondo e anche in Europa. E’
quanto si legge nel documento adottato di recente dal Consiglio europeo e presentato
dal rappresentante speciale per i diritti umani dell’Ue, Stavros Lambrinidis, nella
sede della Delegazione dell’Unione Europa presso la Santa Sede. Il servizio di Fausta
Speranza:
Il diritto
alla libertà di religione o di credo è un diritto fondamentale di ogni essere umano.
Il suo libero esercizio contribuisce direttamente alla democrazia, allo sviluppo,
alla Stato di diritto alla pace alla stabilità. L’Unione Europea sente il bisogno
di ribadire tutto questo in un documento articolato e dettagliato, promuovendo un
esame attento della situazione. C’è infatti un periodo fissato: nei prossimi tra anni,
in modo particolare, una commissione speciale valuterà il rispetto nei vari Paesi
degli orientamenti ribaditi, con uno scambio continuo tra commissioni e gruppi di
lavoro del parlamento europeo, con ong e altri organismi per i diritti umani. Alcuni
punti chiave: attenzione al confronto tra libertà di espressione e libertà di credo
per capire il confine superato il quale non è più libertà di opinione, ma è insulto
foriero di conflitti. E poi, attenzione alla dimensione fondamentalista, che resta
cruciale. La differenza tra religioni non riesce più a farsi dialogo se le posizioni
sono in modo intransigente integraliste. La libertà religiosa, dunque, come osservata
speciale perché, ha spiegato il relatore Stavros Lambrinidis, c’è grande preoccupazione
per le violazioni e le conseguenti violenze. Guardando in particolare all’interno
dell’Unione Europea, Lambrinidis afferma:
"Ue is proud to say it
is quite advanced… L’Ue è orgogliosa di affermare di essere avanti per quanto
riguarda sia la protezione dei diritti umani che nell’adozione di un meccanismo per
cui non si rischi di 'spazzare le violazioni sotto il tappeto'. Ora, dal momento
che me lo avete chiesto, mi lasci dire: non penso che nell’Ue le questioni che riguardano
la libertà religiosa abbiano la rilevanza a cui siamo abituati in altre parti del
mondo. Non sono a conoscenza di molti casi di violazione, ma se mi chiede se ci sia
violenza contro le persone, contro alcune persone, a causa del loro Credo o della
loro provenienza, sì, c’è ed è in aumento. Mi chiede: dov’è il limite? Direi che l’Unione
Europea ha deciso che la tolleranza è zero. Non bisogna aspettare che si verifichino
dieci aggressioni a immigrati dal Maghreb per riconoscere che questo è un problema.
Una singola aggressione già è un problema! La polizia, il nostro sistema giudiziario
e i magistrati devono essere chiamati in causa per assicurare che chiunque commetta
violenza venga punito secondo la legge. Non permetteremo, in altre parole, che ci
sia un margine di tolleranza: tolleranza zero è l’obiettivo che bisogna raggiungere
all’interno dell’Unione Europea”.
Di qui, l’importanza delle Linee Guida:
"Guidelines
are not creating new laws… Le linee-guida non hanno creato nuove leggi,
si limitano semplicemente a rilevare gli impegni assunti dall’Unione nell’ambito delle
leggi internazionali esistenti e le rendono operative all’interno dei singoli Paesi.
Si potrebbe dire che ci sono due scopi: il primo è di concentrarci, noi Unione Europea,
sui nostri doveri ad applicare un particolare diritto. Dico questo perché, a volte,
applicare i diritti umani nel mondo quando si tratta di politica estera non è una
cosa né facile né automatica. Ci sono molti interessi nella politica estera, non solo
i diritti umani: ci sono interessi geostrategici, politici, economici … Quindi, in
un certo senso, quando pubblichiamo delle linee guida quello che cerchiamo di dire
prima di tutto a noi stessi – cioè, alle sedi a Bruxelles, alle nostre ambasciate
nel mondo – è che a prescindere da qualsiasi altro interesse del Paese, non si può
ignorare la violazione della libertà religiosa e di Credo, non si può ignorare la
violazione dei diritti delle donne… Quindi, attraverso le linee guida eleviamo le
leggi internazionali sui diritti umani ad un dispositivo concreto che ci aiuti ad
essere più coerenti con gli impegni assunti”.
Tra gli altri principi ribaditi
si legge nelle linee guida che nella promozione e nella tutela della libertà di religione
o di credo l’Unione Europea è guidata dal carattere universale indivisibile interconnesso
interdipendente di tutti i diritti umani che siano essi civili, politici, economici
o culturali.