Internet e minori. Forum Famiglie: troppi genitori disattenti
Un genitore su due non controlla i propri figli quando navigano su Internet. È quanto
emerge da uno studio europeo, rilanciato dall’associazione italiana "Assodigitale".
Un dato preoccupante confermato anche da un’indagine condotta lo scorso anno dal Forum
delle associazioni familiari, su un campione di 1.300 ragazzi, tra 6 e 18 anni. Per
un commento, Antonella Pilia ha sentito Pietro Boffi, ricercatore del
Centro internazionale studi famiglia e coordinatore della Commissione mass media del
Forum:
R. - Questi
minori, privi del controllo dei propri genitori, possono accedere a tutto ciò che
desiderano. Anche se c’è da dire che alcuni aspetti tecnici rendono difficile il controllo
o - come si usa dire - il parental control mediante strumenti automatici o
attraverso il genitore che si affianca. E poi c’è anche una questione di tempi, perché
si vive molto fuori tra scuola, amici e compagnie. Questo per dire che il problema,
forse, va posto non in termini semplicemente di controllo e repressione, ma di educazione
e responsabilizzazione davanti ai valori o ai disvalori che possono essere trasmessi
da questi, da altri media o dal contesto circostante.
D. - Dunque, i genitori
come dovrebbero muoversi, in concreto, per controllare l’operato dei propri figli
su Internet?
R. - Direi con tutto quel buon senso con cui si avvicinano alle
questioni anche più scottanti che incontrano i propri figli: innanzitutto, mostrando
di sapere quali siano i pericoli; e poi, in seconda istanza, cercando di sensibilizzare,
formare e dialogare con i propri figli, e non semplicemente vietare una serie di cose
che sono sostanzialmente impossibili da proibire.
D. – Qual è il vostro impegno
in qualità di Forum?
R. - Si sta pensando di creare un portale che possa raccogliere
le segnalazioni delle famiglie di ciò che, di positivo e negativo, succede nel mondo
dei media. L’Italia ha un uso dei mezzi di comunicazione decisamente peggiore del
resto d’Europa: ha una normativa in cui facilmente si possono infilare dei cavilli
per riuscire a farla franca, anche quando si trasmettono dei contenuti assolutamente
negativi per la crescita dei minori. Noi stiamo cercando di muoverci proprio su questo
fronte.