2013-11-29 13:00:28

Egitto. Allerta in Piazza Tahrir. Mons. Golta: speranza per la nuova Costituzione


In Egitto si temono nuove tensioni dopo la preghiera del venerdì. Le forze della sicurezza hanno chiuso l'accesso a piazza Tahrir al Cairo in vista delle manifestazioni convocate dai sostenitori del deposto presidente Mohammed Morsi. Il servizio di Massimiliano Menichetti:RealAudioMP3

Barricate e filo spinato sono stati sistemati dalle autorità di pubblica sicurezza agli ingressi di piazza Tahrir, al Cairo, luogo simbolo della rivoluzione del 25 gennaio 2011 e punto di riferimento anche per i sostenitori del deposto presidente Mohammed Morsi. Per oggi, nonostante l’entrata in vigore della recente legge che limita fortemente gli assembramenti, sono state convocate nuove manifestazioni. E immediato è stato anche il rafforzamento delle misure di sicurezza anche nelle città di Ismailia e Port Said. Ieri, uno studente è rimasto ucciso nelle proteste duramente represse dalla polizia vicino all’Università de Il Cairo. Motivo della contestazione la sentenza a carico di 21 donne, sostenitrici dei Fratelli musulmani e condannate ad 11 anni di carcerere perché ritenute colpevoli di terrorismo, ostruzione del traffico, sabotaggio e uso della forza durante i sit-in di un mese fa ad Alessandria. In questo scenario, nel sud del Paese due persone sono morte e altre dieci sono state ferite, ieri, nel corso di scontri tra musulmani e cristiani per la costruzione di un muro nel villaggio di Nazlet Abeed, a circa sei chilometri da Minya.

In Egitto, è slittata ancora la pubblicazione, attesa per ieri, del testo, molto discusso, della nuova Costituzione. La Carta fondamentale sarà poi sottoposta referendum popolare. Ma come vedono i cristiani questo documento? Olivier Tosseri lo ha chiesto al vicario patriarcale di Alessandria dei Copti, mons. Youhanna Golta:

“Non abbiamo potuto realizzare completamente la nostra speranza. La Costituzione non può essere una costituzione veramente civile, liberale, come ad esempio in Francia, in Inghilterra, ma è una nuova costituzione che ha assicurato la libertà religiosa e di espressione, ci sono molti novità positive. C’è grande speranza che questa Costituzione sarà un passo verso uno Stato veramente civile.”








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