2013-11-27 12:57:03

Egitto: niente “quote” per i cristiani nel futuro Parlamento


Il comitato incaricato di riscrivere la Costituzione egiziana non intrudurrà nel nuovo testo costituzionale articoli miranti a garantire quote di seggi riservati ai cristiani copti nel futuro Parlamento. Lo ha confermato nel corso di una conferenza stampa l'artista egiziano Mohamed Abla, membro del comitato di revisione costituzionale che raccoglie 50 rappresentanti della popolazione egiziana, compresi 3 delegati delle Chiese cristiane presenti in Egitto. “Nelle sessioni del comitato” ha spiegato Abla “c'è stato consenso nel non riservare una quota per gruppi minoritari nelle Camere di rappresentanza”. Solamente negli organi di rappresentanza municipali quote del 25% dei seggi verranno riservati alle donne e ai candidati giovani. Nei giorni scorsi dal comitato costituente erano filtrate voci sulla possibile introduzione di quote parlamentari riservate a fasce specifiche della popolazione, ma poi risultano aver prevalso le contrarietà verso ogni forma di “discriminazione positiva”. All'interno delle comunità cristiane, le reazioni davanti alle ipotesi di una quota di rappresentanza parlamentare a loro riservata su base confessionale erano state contrastanti. “La soluzione delle quote” fa notare all'agenzia Fides Botros Fahim Awad Hanna, vescovo copto cattolico di Minya “può favorire i disegni di chi mira a lacerare il Paese su linee di divisione settaria. Per valorizzare il contributo dei cristiani copti alla costruzione del nuovo Egitto occorre trovare nuove strade. Come, ad esempio, inserire nei primi posti delle liste elettorali politici cristiani preparati e autorevoli, in grado di raccogliere consenso popolare”. La nuova carta costituzionale dovrebbe essere sottoposta a referendum popolare dopo la metà del gennaio 2014. (R.P.)







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