Belgio: al via in commissione Senato, la discussione sull'eutanasia per i minori
Si è aperta questa mattina in Belgio alla Commissione “Giustizia e Affari sociali”
del Senato, la discussione sul progetto di legge che mira a estendere il diritto di
richiesta di eutanasia anche ai minori e alle persone affette da demenza. I relatori
della proposta in discussione (appoggiata dal partito socialista al governo) ritengono
che la legislazione attuale debba essere estesa ai minori di 18 anni - introducendo
la nozione di “capacità di discernimento” - poiché “le malattie incurabili e il loro
seguito di dolore possono verificarsi a tutte le età”. I relatori propongono che sopra
i 16 anni il ragazzo possa decidere autonomamente (cioè senza l’autorizzazione dei
genitori). Secondo i sondaggi il 75% dei belgi si dicono favorevoli all’eutanasia
per i minori. Sulla questione nei giorni scorsi erano scesi in campo con un comunicato
congiunto i responsabili religiosi del Belgio, i capi delle Chiese cristiane, il gran
rabbino di Bruxelles, il presidente dell’esecutivo dei musulmani del Belgio. “Anche
noi siamo contro la sofferenza, sia fisica sia morale, in particolare dei bambini,
poiché ogni sofferenza è scioccante. Ma proporre che dei minori possano decidere della
propria eutanasia è un modo per distorcere la loro facoltà di giudizio e pertanto
la loro libertà”. In una intervista rilasciata ad ottobre all'agenzia Sir, mons. André-Joseph
Léonard, arcivescovo di Malines-Bruxelles, ha parlato del progetto di legge per estendere
il diritto all’eutanasia ai minori indipendentemente dal consenso dei loro genitori.
E ha detto: “Vorrei a questo proposito ricordare che la legge belga non permette ai
minori di firmare contratti economici, di contrarre matrimonio, di firmare atti che
impegnano il loro avvenire e invece se la legislazione dovesse passare possono decidere
di morire, addirittura senza il consenso dei genitori. E infine c’è la volontà di
allargare l’eutanasia alle persone con demenza che non dispongono più di loro stesse
come i malati di Alzheimer. Sono proposte che minano i legami sociali, come pure la
solidarietà tra le persone. È una porta che rischia di allargarsi sempre più”. Oltre
al Belgio, in Europa l’eutanasia è ufficialmente autorizzata nei Paesi Bassi e in
Lussemburgo, mentre in altre nazioni, come gli Stati Uniti d’America, le cosiddette
“direttive anticipate” hanno valore legale a seconda degli Stati. Ma se il Parlamento
di Bruxelles approvasse l’iniziativa, il Belgio diventerebbe il primo Paese al mondo
dove gli adolescenti avrebbero specificamente il diritto di rinunciare volontariamente
alla vita. (R.P.)