Siria: almeno 160 morti nei combattimenti tra esercito e ribelli nelle ultime 48 ore
Ennesima fiammata di violenze in Siria, mentre cresce la preoccupazione per i nuovi
drammatici dati per l’impatto della guerra civile sui minori. Il servizio di Marina
Calculli:
Almeno 160 persone
sono morte nelle ultime 48 ore, tra militari lealisti e combattenti anti-regime, in
violenti scontri avvenuti nella Ghuta orientale, a est di Damasco. Secondo l'Osservatorio
siriano dei diritti umani, i ribelli stanno cercando di difendere la Ghouta, loro
roccaforte principale alle porte della capitale, e di rompere l'assedio imposto dall'esercito.
Dopo il successo delle forze pro-regime nella provincia di Damasco, infatti, è stata
bloccata la fornitura dei ribelli ai quartieri meridionali della capitale. Gli abitanti
della Ghouta in particolare da mesi vivono in condizioni umanitarie disastrose. L’assedio
è infatti concentrato prevalentemente qui, oltre che nella regione strategica di Qalamun,
a nord di Damasco e al confine con il Libano. Inoltre, durante il week-end dei bombardamenti
hanno provocato oltre 40 vittime anche nella città di Aleppo e nei suoi dintorni.
Intanto un nuovo rapporto dell’Oxford research group intitolato “Stolen Futures” –
ovvero “futuri rubati” – rivela che dall’inizio del conflitto siriano sono morti oltre
11mila bambini.