La Camera dei Deputati ricorda Giuseppe Verdi un politico sconosciuto con a cuore
il bene comune
Non solo musicista, ma anche politico appassionato e impegnato per il bene comune.
Questo fu Giuseppe Verdi deputato e senatore a vita del Regno d'Italia. Al profilo
meno noto del grande compositore è stato dedicato l’incontro di ieri pomeriggio a
Montecitorio, dal titolo "On. Verdi un politico sconosciuto". E' stata una
conferenza-concerto, con un messaggio rivolto anche alla politica di oggi. L’idea
è dell’ Associazione musicale "Giacomo Carissimi" e della sua presidente Dora Liguori,
che al microfono di Gabriella Ceraso spiega il perché di questa iniziativa:
R. – Pare assolutamente
doveroso ricordare che Verdi è stato anche politico impegnato, soprattutto un patriota.
Chiudere l’Anno Verdiano senza ricordare questo suo impegno sociale, sarebbe stata
una cosa gravissima.
D. – Un uomo che intendeva la politica come?
R.
– Come un miglioramento sociale. Purtroppo però, vede che dopo l’unità di Italia per
la quale lui si era speso molto la gente invece è diventata più povera. Quindi, una
volta arrivato in parlamento ha tentato di fare qualcosa per il sociale e lo ha fatto
di tasca sua: ha creato l’Ospedale di Villa Nova, nonché la Casa di riposo per anziani
musicisti a Milano. In più, ha tentato di fare anche una riforma delle Accademie e
dei Conservatori, che purtroppo è andata in onda solo 47 anni dopo. Ma era – come
dire – un po’ deluso dalla poca attenzione politica verso i problemi dei contadini,
di un’industria che sorgeva con regole non certo appropriate. Lui aspirava a un’Italia
diversa.
D. - Quindi, diciamo, una presenza di Verdi in parlamento che vuole
ricordare che i politici stessi devono essere attenti al sociale e mai distanti dall’interesse
per la cultura…
R. – Il sociale si ottiene anche valorizzando la cultura che,
come noi sappiamo, è quello che si può chiamare, appunto, il “petrolio dell’Italia”.
Se oggi si mettono gli artisti in condizione di dover emigrare e ci si mette anche
la burocrazia a rendere impossibile la vita alle associazioni… E' una nazione - l’Italia
- che ammazza il meglio di se stessa.