Nucleare. Accordo tra l’Iran e le grandi potenze occidentali. Usa e Russia ottimiste
Cauto ottimismo sull’accordo raggiunto a Ginevra tra le potenze occidentali e l’Iran
sul controverso programma nucleare di Teheran. Per il presidente degli Usa Obama “''per
la prima volta in 10 anni è stato fermato il procedere del programma nucleare”. Il
presidente russo Vladimir Putin dice che si tratta di ''un'apertura'', ''un primo
passo in un cammino lungo e difficile''. Israele parla di "errore storico". Eugenio
Bonanata :
L’Iran si impegna
a frenare sull’arricchimento dell’uranio in cambio di un’attenuazione delle sanzioni
internazionali che stanno fiaccando la sua economia. L’intesa - un testo di quattro
pagine - è limitata a un periodo di sei mesi dove proseguiranno i colloqui e soprattutto
i controlli da parte degli ispettori internazionali, con l’obiettivo di arrivare a
una soluzione definitiva capace di mettere fine ad un decennio di scontri. Il presidente
statunitense, Barack Obama, ha parlato di un primo passo importante per rendere più
sicuro il mondo, ma ha chiesto a Teheran di rispettare gli accordi, avvertendo che
in caso contrario ci sarà un inasprimento delle sanzioni. Soddisfazione dal leader
della Repubblica islamica, Rohani, che sottolinea il rispetto del diritto del suo
Paese in tema nucleare, rassicurando che l’Iran non ha alcuna intenzione di dotarsi
di armi atomiche. L’accordo ha ricevuto l’avallo della guida suprema iraniana, Ali
Khamenei, ma non piace affatto a Israele, malgrado le rassicurazioni della Casa Bianca.
Si tratta di “un errore storico” per il premier Netanyahu: "Oggi – ha precisato –
il mondo è più pericoloso”. Più tenue la reazione del presidente ebraico, Shimon
Peres, che ha chiesto di giudicare l’intesa a partire dai risultati. Le altre cancellerie
internazionali – dalla Russia alla Gran Bretagna, dalla Cina alla Francia – giudicano
l'accordo come un successo della diplomazia per la salvaguardia della pace in Medio
Oriente e in tutto il mondo.