Spagna. Appello dei vescovi: svegliare le coscienze per affrontare la crisi di fede
“L’Anno della Fede raggiungerà i suoi obbiettivi se ci ha aiutato a svegliare la nostra
coscienza sulla grande sfida rappresentata dalla crisi di fede in tante persone, una
crisi che colpisce anche noi pastori, consacrati e laici quando veniamo sommersi dalla
“mondanità spirituale”, quella che con frequenza è evidenziata da Papa Francesco per
ribadire il bisogno di una “conversione pastorale”. Queste le parole del presidente
della Conferenza episcopale spagnola, l’arcivescovo Antonio Rouco Varela durante l’Assemblea
plenaria che si è conclusa ieri a Madrid. I vescovi spagnoli hanno riflettuto su due
eventi di grande rilievo per la Chiesa: la beatificazione dei 522 martiri del XX secolo
in Spagna, celebrata ad ottobre, a Tarragona e la prossima pubblicazione del Catechismo
“Testimoni del Signore”. Nell’ultima Assemblea di quest'anno, l’episcopato spagnolo
ha fatto un analisi della situazione attuale della società, dei rapporti tra la Chiesa
e lo Stato, della crisi economica e del grande impegno della Chiesa nel sostenere
alle persone più bisognose, soprattutto, in questo periodo di difficoltà per tante
famiglie vittime della disoccupazione e le sue conseguenze su ogni aspetto della vita
personale e sociale. I vescovi hanno eletto mons. José María Gil Tamayo, nuovo Segretario
generale e portavoce della Conferenza episcopale per il quinquennio 2013-2018 e hanno
approvato il bilancio del 2013 e le nuove Norme per la formazione dei diaconi permanenti
che sono state presentate dalla Commissione episcopale del Clero. Inoltre, hanno incluso
nell’agenda della prossima Assemblea Plenaria il progetto di traduzione delle Litanie
di Nostro Signore Gesù, Sacerdote e del Santissimo Sacramento; e la richiesta di introdurre
nel calendario liturgico spagnolo, l'invocazione di Santa Maria della Mercede. (A
cura di Alina Tufani)