2013-11-22 12:32:20

Dottrina sociale: per il card. Maradiaga lo sviluppo sia "umano, non solo sostenibile"


A due anni dal 2015, termine previsto per i “Millennium goals”, “la povertà non è stata dimezzata come si era auspicato. D’altra parte la povertà non si può ridurre solo con misure monetarie, non è una questione che riguarda solo il reddito perché questo non può riassumere la somma totale della vita umana”. Così il card. Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, dopo il videomessaggio di papa Francesco, ha iniziato il suo intervento giovedì sera in apertura del 3° Festival della Dottrina Sociale, in corso a Verona sul tema “Meno disuguaglianze, più differenze”. “Il Fondo monetario internazionale - ha proseguito il cardinale - dice che lo sviluppo è sostenibile in base a cifre economiche. Ma l’essere umano non è una cifra, dov’è? Lo sviluppo non può essere solo crescita economica ma deve rispondere alla domanda di una vita integrale dignitosa per ogni uomo in ogni luogo”. Si tratta, ad avviso del card. Mariadaga, di realizzare quella giustizia sociale “che risponde a tre valori irrinunciabili per la persona umana: mantenimento della vita, stima e libertà”. In questa prospettiva “la Dottrina sociale della Chiesa ricorda che la giustizia sociale si realizza tenendo conto della dimensione strutturale dei problemi” e operando per la loro soluzione che deve venire da “un permanente e forte legame tra la dimensione etica e la dimensione tecnica dell’economia”. Intervenendo sul tema dell’austerità, di stretta attualità in Europa, Maradiaga ha ricordato che “non è in se stessa una cosa cattiva ma oggi, per l’interpretazione che ne viene fatta in ambiti politici ed economici, è diventata una parolaccia”, complici “le misure di austerità” adottate, che “hanno provocato un’accelerazione della disuguaglianza con un aumento della povertà”. Anche a questo riguardo la Dottrina sociale della Chiesa indica “la direzione e i contenuti” della crescita. Il cardinale ha parlato anche dei problemi dell’America Latina, sottolineando che in questa realtà “non si parla più del prodotto interno lordo, ma di prodotto interno criminale e questo è triste.” A proposito dell’agire della Chiesa, il cardinale ha affermato che “evangelizzare lo sviluppo umano è la grande sfida”. Per concretizzare questo impegno “le associazioni sono fondamentali” e la loro presenza al Festival è un segno molto eloquente della responsabilità che esse si assumono oggi nella società”. Infine un riferimento alla complementarietà tra etica ed economia; al riguardo il cardinale ha richiamato l’esigenza di “riaffermare che la morale è parte costitutiva della vita economica” e “non basta che cresca il Pil che è fondato sulle cifre. Lo sviluppo, infatti, non può essere solo sostenibile, deve essere umano e sostenibile. Solo uno sviluppo umano sostenibile ed equo garantisce il progresso dei popoli e la crescita umana della persona”. (R.P.)







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