Dialogo interreligioso: Assemblea mondiale a Vienna di "Religions for peace"
Circa 600 leader religiosi rappresentanti delle diverse tradizioni di fede sono riuniti
a Vienna per affrontare il crescente clima di ostilità verso “l’altro” che si registra
nel mondo. “Accogliere l’altro” è infatti il tema della IX Assemblea mondiale di “Religions
for Peace”, la più ampia coalizione mondiale delle religioni alla quale fanno parte
delegati baha’i, buddhisti, cristiani, ebrei, giainisti, hindù, religioni aborigeni
e tradizionali, musulmani, sikh, shintoisti e zoroastriani. Tra i numerosi partecipanti
- riporta l'agenzia Sir - figurano il pastore luterano Olav Fykse Tveit, segretario
generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec); il patriarca ecumenico di Costantinopoli
Bartolomeo I; il pastore riformato Thomas Wipf, moderatore della sezione europea di
Religions for Peace; Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari. È presente
anche il card. John Onaiyekan, arcivescovo di Abuja (Nigeria). Nella lista dei relatori
figura anche il metropolita Mar Gregorios Yohanna Ibrahim, arcivescovo della Chiesa
siro-ortodossa di Aleppo, rapito in Siria il 22 aprile insieme al vescovo Paul Yazigi,
arcivescovo della Chiesa Greco-Ortodossa di Aleppo. Per i due vescovi e per la Siria,
il segretario generale di Religions for peace William Vendlay ha chiesto ai delegati
membri di pregare. Nel corso dei lavori sono previste sessioni plenarie sulla prevenzione
dei conflitti e i processi di riconciliazione, sulla protezione delle minoranza religiose,
le migrazioni e la coesione sociale ed sulla lotta alla povertà. L’Assemblea si è
aperta mercoledì con un messaggio del Segretario generale delle Nazioni Unite Ban-ki
Moon che ha sottolineato l’importanza dell’impegno delle religioni per i diritti umani.
“Il potere delle religioni di promuovere la riconciliazione attraverso il perdono
- ha detto - può favorire in modo significativo il nostro lavoro per affrontare le
cause profonde dei conflitti e raggiungere una pace duratura”. Ed ha subito aggiunto:
“Mentre mi congratulo per l’enorme progresso compiuto grazie alle religioni e alle
persone di fede, dobbiamo anche riconoscere che sussistono conflitti inquietanti all’interno
e tra le comunità religiose. Queste divisioni minacciano la sicurezza per la quale
stiamo lavorando”. Ban-ki Moon ha assicurato i leader religiosi del sostegno delle
Nazioni Unite per tutti gli sforzi che saranno compiuti per “migliorare la comprensione
tra le culture e le religioni” ed ha concluso: “Insieme metteremo a frutto l’enorme
potenziale delle religioni per favorire la vera pace”. (R.P.)