Vertice Italia-Francia: la Tav è priorità. Scontri a Roma tra manifestanti e polizia
Vertice Italia-Francia a Roma nel segno di scontri e violenze da parte dei manifestanti
No-Tav radunatisi fin da ieri mattina a Campo de’ Fiori. Raggiunta dal lancio di petardi
anche la sede del Pd. Paura tra i negozianti che hanno deciso di chiudere molti dei
loro esercizi. Intervenuta la polizia: si contano diversi feriti tra cui un dimostrante
e 7 agenti. Tanti comunque i temi affrontati dai due leader. Il premier Letta ha salutato
l’incontro come il rafforzamento straordinario dell’intesa tra i due Paesi. "Mi spiace
per gli incidenti, - ha detto Letta - ma la Tav va avanti". Cecilia Seppia:
Bombe
carta, fumogeni, cariche, lanci di oggetti contro le forze dell’ordine, atti vandalici
e ovviamente feriti. Poco dopo le 16 ha cominciato così ad infiammarsi il centro di
Roma per le proteste di diversi movimenti in particolare quello dei No-Tav scesi in
piazza contro la tratta ad alta velocità Torino-Lione nel giorno del vertice italo-francese.
A loro si sono aggiunti gli attivisti per la casa, i collettivi studenteschi, gli
immigrati e dimostranti incappucciati che hanno assaltato la sede del Pd dopo la fiducia
accordata al ministro Cancellieri. Momento di massima tensione quando la folla ha
formato un corteo selvaggio e cominciato a muoversi verso il Senato provocando la
dura reazione della polizia in via dei Giubbonari. Ma per Roma e Parigi l’alta velocità
è una priorità assoluta. A dirlo il premier Letta in conferenza stampa. Tra gli altri
temi sul tavolo la crisi economica e la piaga della disoccupazione giovanile per cui
il capo dell’Eliseo Hollande ha promesso un impegno profondo. Fondamentale per noi
– ha ribadito Letta è lavorare insieme per una legislatura della crescita, con l’applicazione
di accordi in materia di unione bancaria, e politiche fiscali all’altezza dell’euro.
Infine le crisi internazionali e le comuni visioni su Libia e Siria. L’Europa deve
andare avanti ha chiuso il presidente Hollande, e per farlo i nostri governi sono
in prima linea.