"I danni che si sono
verificati e che stiamo registrando in queste ore danno l'impressione di essere di
fronte ad un evento di dimensioni molto importanti. Garantiamo massima solidarietà,
assoluta vicinanza e attenzione a questa gente colpita. La popolazione, composta
in questo territorio da molti anziani, rende ancora più preoccupante la situazione".
Così Franco Gabrielli, Capo Dipartimento della Protezione Civile, intercettato
prima della conferenza stampa ad Olbia, sugli effetti del nubifragio che si è abbattuto
nella zona nord orientale della Sardegna e che causato 18 vittime e 2700 sfollati.
Don Fabio Ladu, vice parroco a Solarussa (OR), racconta: "I soccorsi sono stati veloci,
la generosità della gente grandissima. Nel centro di prima accoglienza allestito nel
nostro salone parrocchiale moltissimi sono arrivati per mettere a disposizione le
proprie abitazioni come ricoveri di fortuna, hanno donato viveri, vestiario, di cui
c'è ancora molto bisogno. Abbiamo toccato con mano il cuore delle persone. Non
dobbiamo scoraggiarci. Ieri sera ho visto gente asciugare i piedi dei vecchi, mettere
loro le calze, ha significato toccare la presenza del Signore accanto a noi". Il
sindaco di Torpè (NU), Antonella Dalu, riferisce di un paese in ginocchio: "Noi avevamo
già messo mano a un piano di prevenzione per eventi del genere, ma questa volta ciò
che si è verificato ha avuto proporzioni al di là di ogni immaginazione. Tamponata
l'emergenza, rivedremo ancora il piano, rinsaldando la diga, la cui costruzione si
è bloccata per un contenzioso, e soprattutto provvederemo al completamento dell'edificazione
degli argini del fiume; se fossero stati ultimati, avrebbero retto la piena e
si sarebbero di certo contenuti i danni". Solidarietà alla Sardegna giunge anche dall'Ue.
Intanto dal Summit sul clima in corso a Varsavia, emerge la necessità di piani
nazionali di adattamento ai cambiamenti climatici per mettere in sicurezza il territorio.
E l'Italia ne ha un disperato bisogno. (a cura di Antonella Palermo)