Grecia. Gruppo di estrema sinistra rivendica l’assassinio di due militanti di Alba
Dorata
Sarebbe delle “Squadre rivoluzionarie combattenti” la responsabilità del duplice omicidio
in cui il primo novembre scorso persero la vita due giovani militanti del partito
greco di estrema destra Alba Dorata, almeno stando al documento di rivendicazione
– ritenuto autentico – fatto trovare ieri nei pressi del poligono di tiro nel quartiere
Kesarianni di Atene. Nel documento, 18 pagine contenute in una chiavetta usb, si legge
che il delitto sarebbe stato una “rappresaglia” per l’uccisione del rapper Pavlos
Fyssas da parte di un militante del partito, avvenuto il 18 settembre. La sigla “Squadre
rivoluzionarie combattenti” era finora sconosciuta nel panorama del terrorismo di
estrema sinistra in Grecia: secondo gli esperti potrebbe essere il prodotto di una
fusione tra varie organizzazioni attive da tempo, come la “Setta dei rivoluzionari”,
gruppo armato d’ispirazione marxista apparso nel 2008 dopo l’uccisione del 15enne
Grigoropoulos da parte di un agente di polizia. (R.B.)