2013-11-15 08:29:35

La difficile normalizzazione dell'Afghanistan


L’Afghanistan alle prese con un difficile periodo di transizione a pochi mesi dalla definitiva smobilitazione delle forze internazionali. Nel Paese è tornata a salire la coltivazione del papavero da oppio, a significare che non è stato avviato un reale sviluppo economico alternativo. Da Kabul, il servizio Marina Calculli:RealAudioMP3

Le truppe internazionali non sono praticamente più coinvolte se non sporadicamente in combattimenti contro gli insorti. Già moltissime basi sono state smantellate o passate in consegna alla controparte afghana. Nel quartiere Isaf di Kabul è dunque tempo di bilanci: a 12 anni dall’inizio della cosiddetta “War on Terror”, incominciata proprio in Afghanistan per volontà dell’allora presidente americano George W. Bush, il Paese è certamente migliorato, ma la minaccia che spazia dagli insorti talebani ad una criminalità di varia natura non è affatto neutralizzata. Il bilancio dei morti tra le fila dell’esercito afghano si aggira ancora intorno alle 60 perdite settimanali. Dicembre 2014 rappresenterà dunque la fine della missione Isaf, ma già si parla di come rinnovare l’impegno internazionale a favore della popolazione civile e delle forze armate locali.







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