India: una “Magna Charta” per i diritti dei bambini
“Ogni mese circa centomila bambini indiani muoiono per cause legate alla malnutrizione.
Molti vengono colpiti da malattie infettive che potrebbero essere curate, ma non ce
la fanno poiché la malnutrizione ha abbassato le loro difese immunitarie e la resistenza
fisica. La responsabilità di queste morti è solo della società indiana”. Con queste
parole di denuncia Sajan George Kavinkalath, presidente della “Madre Teresa Foundation
for children”, lancia un accorato appello per la tutela e la salvaguardia dell’infanzia
in India, dove “cresce la percentuale di piccoli mendicanti, vagabondi, storpi, spesso
vittime dello sfruttamento di organizzazioni criminali”. “La prima sfida per il Paese
– scrive Kavinkalath nel comunicato inviato all’agenzia Fides - è l'istruzione primaria
universale, accanto alla salute e alla crescita dei bambini. Urge, poi, una solenne
affermazione legislativa sulla parità di accesso all’istruzione per le bambine e contro
ogni discriminazione di genere, di casta e di status economico o sociale: una sorta
di Magna Charta per il bambino”. Oltre a lanciare l’idea di una vera e propria carta
dei diritti dei bambini il presidente invita, infine, sempre nel comunicato le organizzazioni
non governative a “ collaborare per garantire il rispetto della giustizia sociale,
dell’ambiente, dei diritti umani”, per aiutare a diradare “ansia, paura e disperazione
nella società”. “Il benessere dell’infanzia – conclude infatti Kavinkalath – non va
trattato come una decorazione amministrativa, ma deve diventare interesse centrale
della nazione”. (C.S.)