2013-11-14 13:26:13

Myanmar: Conferenza islamica a Rakhine nonostante le proteste


La delegazione dell’Organizzazione della Conferenza islamica (Oic) che da martedì scorso si trova in Myanmar, è in visita fino ad oggi nello Stato di Rakhine: da giugno 2012 teatro di numerosi scontri tra gruppi della minoranza Rohingya, di fede musulmana, e monaci buddisti di orientamento nazionalista. Secondo quanto riferisce l’agenzia Misna, i rappresentanti della delegazione si confronteranno con le autorità birmane affinchè vengano rispettati i diritti di questa minoranza, a cui finora non è stata riconosciuta la cittadinanza birmana. Gli otto funzionari di alto livello e i ministri degli Esteri di Arabia Saudita, Bangladesh, Egitto, Indonesia, Malesia e Turchia della delegazione - guidata dal segretario generale Ekmeleddin Ihsanoglu - si occuperanno anche dei Rohingya, vittime delle persecuzioni religiose nel Paese a maggioranza buddista, costretti a rifugiarsi in campi profughi dalle condizioni molto difficili o a fuggire verso altri Paesi musulmani. Da alcune settimane, con la fine della stagione monsonica, i Rohingya hanno ripreso a cercare la salvezza o semplicemente una vita migliore imbarcandosi in lunghi e pericolosi viaggi via mare verso Malesia e Indonesia. La delegazione islamica era stata accolta al suo arrivo all’aeroporto della capitale commerciale Yangon, dalle proteste di alcune decine di manifestanti. In centinaia si sono poi riversati per le strade per manifestare contro l’ “interferenza” dei delegati negli affari interni del Paese. Tra di loro anche alcuni monaci nazionalisti. (C.S.)
Ultimo aggiornamento: 15 novembre







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