Commissione Ue. In Italia troppa povertà e esclusione sociale. Occorre completare
le riforme
La Commissione europea ha deciso di avviare una indagine approfondita sugli squilibri
macroeconomici di 16 paesi dell'Eurozona, Germania inclusa per la prima volta. Sotto
osservazione anche l’Italia, soprattutto per l’aumento della povertà e dell’esclusione
sociale. Ma per la Ue a Roma si cominciano a intravedere i primi segnali di ripresa,
anche grazie alla legge di stabilità, all’esame del Senato in un clima politico contrassegnato
dalle forti tensioni nella maggioranza delle larghe intese. Il servizio di Giampiero
Guadagni:
Se sarà votata
la mia decadenza stop alla collaborazione con il governo. Sembra ormai questo l'orientamento
di Berlusconi in vista del consiglio nazionale del Pdl di sabato prossimo. Un appuntamento
al quale il partito arriva profondamente diviso al proprio interno. Una lacerazione
che preoccupa anche il Pd, contrario comunque allo slittamento del voto sulla decadenza.
L’incertezza politica allarma il presidente della Commissione europea Barroso che
chiede all’Italia di completare le riforme promesse dal governo, per dare seguito
ai primi segnali di ripresa. Per Bruxelles i nodi restano quelli del debito e della
disoccupazione. Venerdì è in programma l’esame della legge di Stabilità. Il giudizio
dovrebbe essere sostanzialmente positivo, ma per le istituzioni europee in Italia
resta troppo alta la tassazione sul lavoro. Tema questo al centro dell’esame del
Parlamento, che cerca risorse aggiuntive per un taglio più consistente del cuneo fiscale.
Intanto la commissione Bilancio del Senato ha deciso l'inammissibilità degli emendamenti
Pd-Pdl per aumentare la no tax area, esentando dall'Irpef i redditi inferiori a 12mila
euro. Una bocciatura era già arrivata dal ministero dell'Economia, che ritiene questa
misura troppo costosa e poco equa.