2013-11-12 16:34:34

Il caso Salernitana-Nocerina. Macalli di Lega Pro: tifosi criminali, non è fatto isolato


Non si affievoliscono le tensioni della vicenda di domenica scorsa, quando durante la partita di calcio di Lega Pro Salernitana-Nocerina uno stratagemma a base di finti infortuni dei giocatori della squadra ospite ha costretto l’arbitro a decretare dopo soli 20 minuti la fine dell’incontro. Ieri, il giudice sportivo ha decretato la sconfitta a tavolino per 0-3 alla Nocerina, i cui giocatori intimiditi e minacciati dai tifosi ultra della squadra, hanno ceduto lasciandosi andare a un comportamento antisportivo. Al microfono di Luca Collodi, il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, rigetta accuse di disattenzione e anzi chiede l’intervento di organi superiori contro il fenomeno delle infiltrazioni criminali tra le frange della tifoseria calcistica: RealAudioMP3

R. – Pensiamo di muoverci come ci siamo sempre mossi, con la testa alta senza abbassarla di fronte alla delinquenza comune. Non cediamo di fronte a nessuno. Giochiamo al calcio. In un anno e mezzo, abbiamo fatto mille tentativi – coinvolgendo scuole, cercando di parlare con i sindaci – ma ci hanno boicottato addirittura le riunioni.

D. – Il tifo della Nocerina è un caso isolato nel calcio italiano, parlo di tutte le categorie, o c’è il rischio che questa minoranza possa diventare maggioranza se la politica non fa un passo indietro dallo sport e dal calcio?

R. – Non è sicuramente una minoranza, non è sicuramente un caso isolato. Questo è un caso eclatante e che qualcuno ha voluto rendere eclatante. L’aereo che ha sorvolato con lo striscione, chi l’ha pagato? Lo sanno chi è quello che fornisce i mezzi finanziari per fare queste cose? Sanno chi sta dietro a queste situazioni, se c’è la malavita, se non c’è e come mai? Quello che si cerca di fare in ogni partita, come offendere, denigrare e usare termini che fanno rabbrividire, è un caso isolato, o è un caso normale? Non mi risulta che sia stato fatto qualcosa per cercare di debellare seriamente queste cose, come hanno fatto in altri Paesi. Si cerca sempre si trovare una scorciatoia, una via di mezzo e fare solo mezzo passo. Ma noi lo facciamo interno il passo: vogliamo portare le famiglie e i ragazzi allo stadio e questa gente va allontanata dai nostri stadi. Non è un caso isolato e basta vedere le partite la domenica: un presidente di Lega viene insultato ogni domenica da gente che non ha mai visto né conosciuto. Quindi, non è isolato ma un fatto ormai normale.

D. – E’ l’occasione per aprire una riflessione più generale tra sport e società civile. Ma a livello sportivo cosa farà ora la Lega, perché lo sconcerto è che un’intera società come la Nocerina abbia ceduto ad una minoranza violenta di tifosi…

R. – Lì ci sono le dimissioni in massa di tutto un organo amministrativo. La Lega a tutela del suo buon nome, sotto il profilo civilistico e penale, farà quello che deve fare. Io vengo da una cultura – e non ho nessun timore di portarla avanti – che è quella dell’oratorio. Sono molto felice di venire da quelle zone: mi hanno insegnato cose diverse, ho imparato cose diverse. Noi, comunque, finché stiamo lì andiamo avanti con la nostra testa alta ed eticamente pulita.

Ultimo aggiornamento: 13 novembre








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