Festival musica e arte sacra: concerto a San Paolo fuori la Mura
Tutelare i beni della Chiesa è importante, ma lo è ancor più aiutare le persone. È
su questa precisa volontà di Papa Francesco che il Festival di Musica e Arte Sacra
– che ieri sera alle 21 ha chiuso la 12.ma edizione con la Nona di Beethoven nella
Basilica di S. Paolo fuori le Mura – ha deciso di sostenere un progetto di solidarietà
a Caracas, promosso dai Padri Salvatoriani. Al microfono di Patricia Ynestroza,
ne parla Annita Di Donato, responsabile delle comunicazioni della Fondazione
Sofia, onlus dei religiosi Salvatoriani impegnata nel progetto:
R. – Questo
concerto che c’è stato in qualche modo regalato dal Festival, ci permetterà di raccogliere
fondi per i progetti dei nostri Padri Salvatoriani. In particolare, è un progetto,
che si svolge nelle baraccopoli, negli slum di Catia, una grande zona di Caracas
in Venezuela. In questa baraccopoli, abitano circa un milione di persone senza servizi,
dove i bambini sono completamente abbandonati a loro stessi, alla violenza e alla
sopraffazione. I Padri, dunque, hanno realizzato un progetto incredibile in questa
baraccopoli, composto da tutta una serie di attività per i bambini e per i ragazzi:
case famiglia per bambini abbandonati, strutture per mandare a scuola i bambini, scuole
particolari per recuperare i bambini, che hanno abbandonato la scuola. I Padri Salvatoriani
da diversi anni lavorano in questo barrio, in questa baraccopoli, e fanno cose
assolutamente straordinarie. Con questo concerto noi chiederemo alle persone che verranno,
ma anche a chi ci ascolta, di poterci aiutare a raccogliere fondi per la Fondazione
Sofia. Intanto, chiederemo al pubblico che si presenterà al concerto di fare una donazione
libera, in base assolutamente alle proprie possibilità. Poi chiediamo, se vorranno
aiutarci, di andare su www.fondazionesofia.org, il nostro sito, per fare una donazione
a favore di questo progetto.
D. – La Fondazione Pro Musica ed Arte Sacra poi
ha deciso di dedicare questa edizione del Festival a Papa Francesco...
R. –
Sì, il Papa è stato eccezionale come sempre. Lui ha chiesto esplicitamente che quest’anno
il Festival, oltre a raccogliere fondi per quelle che sono le tematiche del restauro
dei monumenti per l’arte sacra, potesse avere anche un momento di sostegno alle persone.
Ha chiesto, dunque, che uno dei concerti fosse dedicato a una causa. Questi bambini,
quindi, che poi saranno aiutati, lo saranno stati direttamente dalla volontà di Papa
Francesco.