2013-11-11 18:56:08

Accordo Pd-Pdl per la no tax area, ma il viceministro Fassina frena


Nessuna tassa per i redditi sotto i 12 mila euro. È il contenuto di due emendamenti fotocopia presentati da Pd e Pdl alla legge di Stabilità, che approda oggi all’esame dell’aula del Senato. In commissione Bilancio sono stati presentati oltre 3 mila emendamenti. E ieri hanno preso il via gli scioperi a livello territoriale proclamati da Cgil Cisl e Uil. Servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

Esentare dall’Irpef i redditi inferiori ai 12 mila euro. Pdl e Pd trovano un accordo per abbassare la no tax area, attualmente di 8 mila euro, e modificare il cuneo fiscale, con l'obiettivo di aumentare il peso delle buste paga dei dipendenti. La copertura - 1,8 miliardi di euro - dovrebbe essere garantita dai tagli di spesa delle amministrazioni pubbliche. Operazione troppo costosa, frena il viceministro dell'Economia Fassina. Ma se sul fronte lavoro, Pd e Pdl vanno verso soluzioni condivise, la casa continua a dividere i due partiti: il Pdl chiede infatti lo stop alla tassa sulla prima abitazione e il relatore D’Alì propone l’introduzione del Tuc, il Tributo unico comunale. Altri emendamenti Pd-Pdl presentati alla legge di Stabilità prevedono la reintroduzione degli sgravi per i figli, nella misura di 50 euro ciascuno. I sindacati tengono alta la guardia. Chiedono più risorse per un taglio delle tasse che favorisca la ripresa dei consumi. E per questo da oggi fino a venerdì hanno proclamato scioperi territoriali. Anche Confcommercio sollecita modifiche. Il presidente Sangalli lancia l’allarme: da nord a sud le imprese del commercio, turismo e servizi sono stremate. E il 2014, aggiunge, non sarà l'anno della ripresa.

Ultimo aggiornamento: 12 novembre







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