Alla fine del 2014 l’Italia avrà ridotto deficit, debito e tasse. E’ quanto assicura
in una intervista televisiva il premier Enrico Letta alla vigilia dell’approdo in
aula al Senato della legge di Stabilità, con gli oltre 3 mila emendamenti da esaminare.
In settimana gli scioperi territoriali di Cgil Cisl e Uil. Ma sul lavoro di Governo
e Parlamento soprattutto l’incognita delle tensioni nella maggioranza delle larghe
intese. Servizio di Giampiero Guadagni:
Berlusconi sostenga
il Governo anche in caso di sua decadenza da senatore. L’appello arriva dal segretario
del Pdl, il vicepremier Alfano, convinto comunque che Berlusconi saprà distinguere
la sua vicenda giudiziaria, che non è chiusa, dal piano politico. Nel Pdl, che sta
tornando al nome di Forza Italia, la lacerazione tra falchi e colombe è tale da non
escludere l’ipotesi di scissione. Anche nel Pd ci sono forti tensioni interne in viste
dalle primarie dell’8 dicembre. Ieri l’ex ministro Fioroni ha contestato duramente
la decisione del segretario Epifani di organizzare a Roma il congresso del partito
socialista europeo. Oggi lo stesso Epifani manda un messaggio a Renzi affermando che
chi vincerà le primarie sarà solo uno dei candidati premier del Pd. Per Epifani inoltre,
la legge di Stabilità va nella giusta direzione ma non ha un’anima. La manovra da
martedì sarà in aula al Senato. 3.100 gli emendamenti presentati in commissione bilancio.
Tra i punti centrali, la cancellazione della seconda rata dell’Imu e più risorse per
il taglio delle tasse sul lavoro. Abbiamo mantenuto gli impegni, troveremo le coperture
con l’anticipo che riguarda l’attività bancaria assicurativa, spiega il premier Letta
che aggiunge: è la prima manovra che abbassa le tasse e non taglia le pensioni.