Haiti. Alta tensione nella capitale: cresce la protesta contro il presidente Martelly
Una parte della popolazione haitiana reclama a gran voce le dimissioni del presidente
Michel Martelly: è quanto affermano i manifestanti che nei giorni scorsi sono scesi
in strada a Delmas e nella capitale haitiana Port au Prince. La protesta contro il
governo è partita dai sobborghi ed è giunta a Petionville, zona della élite economica
e commerciale del Paese, quasi mai teatro di azioni di protesta sociale. Secondo una
nota pervenuta all'agenzia Fides, il malcontento era palpabile da giorni ed è esploso
giovedì scorso: oltre 3mila dimostranti hanno lanciato pietre e ostacolato il traffico,
mentre gli agenti di polizia hanno sparato gas lacrimogeni. La manifestazione, notano
fonti di Fides, non è un episodio isolato. Il governo haitiano deve affrontare da
settembre scorso, le proteste contro le politiche amministrative, l'insicurezza pubblica
e l'alto costo della vita. Haiti deve fare conti anche con un ritardo significativo
nell’elezione di parte del Senato (dieci legislatori), 142 consiglieri e 570 rappresentanti
dell'Assemblea nazionale. Le elezioni, che dovevano svolgersi all'inizio dello scorso
anno, sono state di continuo rinviate. Secondo fonti di Fides, “la violenza nei quartieri
poveri del Paese cova da tempo, organizzata da settori non identificati. Il governo
intende affrontarla con durezza”. (R.P.)