Lavoro e salute a Taranto, la vicinanza del Papa alla popolazione. Mons. Santoro:
crisi diventi opportunità
La vicinanza del Papa alla popolazione di Taranto e la sua preghiera affinché si
giunga alla “pronta soluzione della complessa situazione attuale”, “nel pieno riconoscimento
dei diritti di ciascuno” è al centro di un messaggio a firma del segretario di Stato,
mons. Pietro Parolin, inviato al convegno “Ambiente salute e lavoro, un cammino possibile
per il bene comune”, organizzato dall’arcidiocesi del capoluogo pugliese. A scandire
i lavori, una riflessione sapienziale sulla custodia del Creato, le proposte scientifiche
per una produzione sostenibile, e le risposte dei ministri dell’Ambiente Orlando e
della Salute Lorenzin sulla vicenda Ilva. Giunto anche un messaggio della Cei nel
quale si denuncia “lo smarrimento del senso umano dell'economia”. Al microfono di
Paolo Ondarza l’arcivescovo di Taranto, mons.Filippo Santoro:
R. - Le ragioni
si fondano nella drammatica situazione che Taranto sta vivendo: questo ingiusto conflitto
tra difesa della salute dell’ambiente e difesa del lavoro e dell’occupazione. Un dramma
che ha visto interventi governativi succedersi, un dramma che ci interpella tutti
e che ci ha interpellato come Chiesa sin dal primo momento. Ho pensato, insieme, con
i miei collaboratori, ad un momento in cui noi potessimo interrogare la scienza in
merito alla possibilità di uno sviluppo sostenibile. Perciò ho pensato ad un convegno
scientifico ad alto livello con persone che conoscono il mondo produttivo dell’acciaio,
della siderurgia e dell’ingegneria ambientale.
D. – Oltre all’aspetto scientifico
voi proponete anche una visione sapienziale sulla custodia del Creato …
R.
– La visione dell’uomo e della vita, della realtà come dono e non come qualcosa che
deve essere manipolata e depredata dall’uomo. Nel pomeriggio ho invitato i ministri
dell’Ambiente ed il ministro della Salute.
D. – Potrebbe essere l’inizio di
un nuovo cammino verso la tutela di ambiente, salute e lavoro?
R. – Certamente,
come ci scrive nel suo messaggio il Santo Padre: “affinché si giunga alla pronta soluzione
della complessa situazione attuale, auspicando che la riflessione sia accompagnata
da scelte concrete verso stili di vita sostenibili sul piano umano ed ecologico”.
Quella che è una difficoltà drammatica desideriamo diventi un’opportunità che vede
nella concertazione dei soggetti in campo il primo passo.
D. – Ad oggi, quanto
è stato fatto e qual è la situazione dei tanti lavoratori?
R. – Finora abbiamo
avuto due decreti legge trasformati poi in legge; soprattutto il secondo che è stato
firmato dal presidente Napolitano agli inizi di agosto. È evidente che le applicazioni
di questa legge, l’applicazione della nuova Aia (Autorizzazione integrata ambentale),
stenta a partire: ci sono dati che indicano un miglioramento nell’aria e nell’ambiente;
però non in una “forma” sensibile. Quindi, il primo aspetto che desideriamo concretizzare
è che questa legge, questa autorizzazione sia di fatto realizzata cioè che ci siano
iniziative concrete: primo, la copertura dei parchi minerari; secondo, l’adeguamento
degli impianti in modo che non siano inquinanti; terzo, la bonifica del territorio
e dell’ambiente. Qualche miglioramento c’è, ma c’è ancora moltissimo da fare ed il
convegno si pone in questa linea. Sul piano occupazionale abbiamo visto che è stato
realizzato, non una cassa integrazione ma un contratto di solidarietà; quindi, per
ora le persone legate all’Ilva non sono state licenziate. A Taranto però assistiamo
ancora ad altri fenomeni come la Vestas e la Mercegaglia che producono energia non
inquinante (elica e fotovoltaica; ndr), ma che sono costrette a chiudere.
D.
– Come i dipendenti Ilva, i lavoratori di Taranto in generale e la popolazione nel
suo complesso, hanno accolto la vicinanza espressa nel suo messaggio da Papa Francesco?
R.
– Il messaggio di Papa Francesco è giunto come un dono straordinario. Tutti quanti,
di tutti gli orientamenti, di tutte le posizioni culturali ed ideologiche sono colpiti
da queste parole straordinarie. Il rilievo sulla stampa locale è notevole. Il Santo
Padre con questo messaggio ha detto a tutti – come mi aveva detto all’udienza personale
avuta con lui - che porta la città nel cuore insieme con lui, che prega e sostiene
il cammino. Perciò, il messaggio è stato una grande gioia ed è stato accolto con straordinario
entusiasmo.