Centrafrica: firmato a Bangui il "Patto Repubblicano" stilato a Sant’Egidio
Un importante passo verso la pace e la stabilizzazione del Centrafrica è stato compiuto
a Bangui. Alla presenza del corpo diplomatico e dei rappresentanti delle organizzazioni
internazionali, nonché dell’intero governo della Repubblica Centrafricana, il Presidente
della Repubblica, Michel Djotodia, il Primo Ministro, Nicolas Ntiangaye, e il presidente
del Consiglio Nazionale di Transizione, Alexandre-Ferdinand Nguendet , hanno firmato
il “Patto Repubblicano”. Il documento era stato stilato a Roma, nella sede della
Comunità di Sant’Egidio durante i colloqui di pace per il Centrafrica avvenuti il
6 e 7 settembre, che hanno coinvolto rappresentanti del governo di Bangui, del Consiglio
nazionale di transizione, della società civile e delle confessioni religiose. Della
firma dà notizia un comunicato della Comunità. Il “Patto Repubblicano” mira ad impegnare
le forze vive della nazione nella difesa del quadro democratico e dei diritti umani
e nella promozione dei valori della Repubblica per una governance di pace e di progresso
per tutto il Paese, predisponendo altresì una serie di meccanismi permanenti per la
prevenzione e la gestione dei conflitti. Il "Patto Repubblicano" indica alcune linee
guida per l’azione di tutti all’interno dello Stato e della società. Ribadisce i seguenti
punti: la necessità di dare sicurezza ai cittadini attraverso il disarmo delle milizie
ed il ritorno alla normale attività dello Stato; la necessità di garantire il ritorno
dei rifugiati interni ed esterni alle loro case e di aiutare il loro reinserimento;
il rifiuto della violenza come mezzo per accedere al potere; la scelta per una collaborazione
e un dialogo costruttivo tra le parti politiche e il rifiuto dello scontro; la necessità
di rafforzare le istituzioni e di lavorare durante l’attuale fase di transizione politica
(che è prevista della durata di poco meno di due anni) per preparare il Paese e le
sue strutture alla democrazia rappresentativa, per garantire la piena libertà di tutti
i cittadini; la lotta alla corruzione e la difesa dei beni pubblici e privati; la
necessità di agire per il bene comune a favore del popolo centrafricano, che è la
principale risorsa nazionale; la richiesta alla Comunità di Sant’Egidio di continuare
la sua azione di promozione della pace e del dialogo in Centrafrica. (R.P.)