"Mi piace l'idea di
ascoltare la realtà per quella che è, senza fretta di dare delle risposte". Così Umberto
Bovani, autore, insieme alla moglie Maria Grazia, del libro Voce del verbo
coppia (Effatà, 2013), referente dell’Apostolato per la Famiglia della
Compagnia di Gesù in Italia; dal prossimo anno direttore del Centro Ignaziano
di Spiritualità Domestica, nella ex casa di Esercizi spirituali di San Mauro Torinese.
All'indomani della presentazione del Documento preparatorio della III Assemblea
Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi sulle Sfide pastorali sulla
famiglia nel contesto dell'evangelizzazione, ampia e positiva accoglienza
ha avuto il questionario di domande in base al quale il Papa e i vescovi desiderano
precisare lo 'status quaestionis', per cercare - nella seconda tappa del Sinodo (2015)
- di offrire linee operative. "Se ci facciamo guidare dal primato dell'amore non
possiamo sbagliare - continua Bovani - e sicuramente troviamo risposte ai nostri interrogativi.
Dobbiamo abbandonare le nostre paure di conoscere la famiglia come soggetto plurale,
che al suo interno contiene diverse esperienze di vita affettiva. Ecco, la Chiesa
mi pare che ora non si tiri indietro dal guardarle. La famiglia, in base alla nostra
esperienza, non è affatto in crisi, anzi, c'è grande sete di approfondimento e di
riscoprire le radici di questa modalità di vivere la relazione". S.E. Mons.
Edoardo Menichelliarcivescovo di Ancona-Osimo, delegato per la famiglia della
Conferenza episcopale marchigiana, sottolinea che se di crisi vogliamo parlare,
essa è duplice: "C'è la crisi del matrimonio, inteso come valore antropologico. E
c'è la crisi del matrimonio come sacramento. Non sempre, infatti, c'è consapevolezza
di ciò che esso chiede come preparazione e disponibilità interiore". In questo quadro
si inserisce il lavoro del Sinodo: "Non siamo chiamati a condannare - ribadisce il
presule - ma ad accompagnare per riprendere saggezza e sapienza". Attenzione particolare
mostrano le domande contenute nel questionario che riguardano 'alcune situazioni matrimoniali
difficili'. Emanuele Scotti dell’Associazione Famiglie Separate Cristiane, Presidente
della Fraternità Sposi per Sempre: "Ho accolto con molto favore
l'attenzione sulle famiglie ferite, lacerate. La fede non è mai qualcosa di accessorio.
Soprattutto mi è piaciuta la preoccupazione sul tema dell'educazione dei figli in
seno alle situazioni di matrimoni irregolari, e anche il fatto che, sulla questione
sacramentale, si veda che si vuole portare la riflessione oltre la classica contrapposizione
eucarestia sì, eucarestia no". Sullo stesso argomento interviene Don Eugenio Zanetti,
responsabile del gruppo diocesano di Bergamo La Casa - che si occupa
di accompagnamento spirituale e consulenza canonica per persone separate, divorziate
o risposate - e giudice presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale lombardo:
"Noi pastori ci aspettiamo dal Sinodo di avere indicazioni chiare ed univoche. Sull'opportunità
di adottare procedure più snelle e veloci per il riconoscimento della dichiarazione
di nullità del vincolo matrimoniale mi trovo sostanzialmente d'accordo - aggiunge
- ma caricare di attesa questo aspetto mi sembra eccessivo. Non dobbiamo affidare
alla questione della nullità la soluzione del problema pastorale delle persone separate,
divorziate, risposate". (a cura di Antonella Palermo e Fabio Colagrande)