Milano. Il card. Scola ricorda Lazzati in apertura dell'anno accademico della Cattolica
Una Messa per segnare l'inizio dell’Anno accademico dell’Università Cattolica di Milano.
A presiederla, ieri mattina, nella Basilica milanese di Sant'Ambrogio, è stato il
cardinale arcivescovo della città, Angelo Scola, che ha ricordato anche la recente
proclamazione a Venerabile di Giuseppe Lazzati, che dell'ateneo milanese fu rettore
in anni difficili, dal 1968 al 1983. Da Milano, il servizio di Fabio Brenna:
“Con il decreto
di Papa Francesco che dichiara Giuseppe Lazzati Venerabile”, ha osservato il cardinale
Scola, “si aggiunge un altro tassello, dopo quelli del Beato Contardo Ferrini e dei
Venerabili Ludovico Necchi e Armida Barelli, al mosaico di santità che l’Università
Cattolica va componendo nella sua storia preziosa per la Chiesa e la Società italiana,
fedele alla missione affidatale da Achille Ratti, che inaugurandola il 7 dicembre
1921, poco prima di diventare Papa Pio XI ricordava come “Università Cattolica vuol
dire il connubio della fede e della scienza fatta viva e feconda realtà”. Il postulatore
della Causa, Piergiorgio Confalonieri, ha poi letto il testo del Decreto super
virtutibus, promulgato il 5 luglio scorso, che riconosce come Lazzati abbia vissuto
in modo singolare – tecnicamente "eroico" – tutte le virtù cristiane, ha spiegato
ancora il cardinale Scola:
Giuseppe Lazzati nacque a Milano nel 1909 ed è stato
studioso, giornalista e politico, e soprattutto grande formatore del laicato, cui
attribuiva la vocazione di “ordinare le realtà temporali secondo Dio”, vivendo in
modo appassionato la stagione del Concilio Vaticano II. Nel 1939, fondò l’Istituto
secolare per laici consacrati "Cristo Re". Autore di numerosi saggi e interventi,
Lazzati morì il 18 maggio 1986. La fase diocesana del processo di Canonizzazione venne
chiusa nel 1996 dal cardinale Carlo Maria Martini, legato da grande amicizia a Lazzati.
Al
termine della celebrazione, l’Anno accademico della Cattolica è stato inaugurato con
il discorso del Rettore Franco Anelli che ha fatto il punto sulla complessa realtà
dell’Università oggi, fatta di quattro sedi, 12 facoltà, circa 41 mila studenti e
1400 docenti. L’ex ministro Dino Piero Giarda, docente dell’ateneo, ha tenuto poi
la prolusione sulle“dinamiche dei rapporti finanziari tra Stato e Autonomie
locali in Italia: una prospettiva storica”.