Chiese europee. Mons. Crepaldi: i volti della povertà in Europa sono drammatici
“I volti della povertà in Europa sono molti e sono anche drammatici, segnati da dolore
e da tanta privazione”. Lo dice mons. Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste nonché
presidente della Commissione “Caritas in veritate” del Ccee che si occupa di carità,
raccontando all'agenzia Sir quanto emerso a Trieste all’incontro dei vescovi e delegati
responsabili degli interventi caritativi delle Chiese in Europa, promosso dal Ccee
e dal Pontificio Consiglio “Cor Unum” sul tema “Testimoniare la fede attraverso la
carità”. “Emerge - aggiunge - una forbice che si allarga nel segno della disuguaglianza
tra Paesi dell’Europa occidentale e orientale. E una forbice che si allarga all’interno
degli stessi Paesi tra le persone che stanno bene e le persone, soprattutto del ceto
medio, che stanno scendendo verso le fasce della povertà e dell’emarginazione sociale.
Le cause sono tante: quella più evidente è la conseguenza della crisi economico-sociale
che stiamo vivendo”. Che cosa fa la chiesa? “La Chiesa - dice mons. Crepaldi - è sempre
stata sul fronte della povertà e non può che essere così, perché i poveri sono il
grande tesoro della Chiesa. E opera con una certa capacità creativa nel venire incontro
ai bisogni dei poveri”. Dunque una Chiesa che dimostra di essere all’altezza dei tempi
e della crisi per quel “surplus di amore - confida l’arcivescovo di Trieste - che
ci viene dalla nostra fede di cristiani”. (R.P.)