La Cancellieri a Senato e Camera: mai favorito Giulia Ligresti. La maggioranza conferma
la fiducia
Rammaricata e addolorata, sono i sentimenti espressi dal ministro della Giustizia
Annamaria Cancellieri al termine del suo intervento al Senato, sul caso Ligresti.
“Spero emerga la coerenza della mia condotta”, ha detto la Cancellieri che anche definito
il suo onore offeso dall’accusa di opacità. La maggioranza le ha confermato la fiducia.
Francesca Sabatinelli:
Mai sollecitata
la scarcerazione, mai fatto pressioni o ingerenze, tantomeno indotto altri ad assumere
iniziative in tal senso. Annamaria Cancellieri, guardasigilli finito nella bufera
per il caso Ligresti, interviene prima al Senato e poi alla Camera per ribadire la
sua estraneità nella scarcerazione di Giulia Ligresti, avvenuta, precisa il ministro,
per indipendente decisione della magistratura torinese. La Cancellieri difende la
sua condotta: non ho mai derogato ai doveri di ministro, dice, definendosi persona
libera, ammettendo la sua amicizia con il capostipite dei Ligresti, Antonino, ma chiarendo
di non aver mai permesso alla sua carriera di essere influenzata da rapporti personali.
Giulia Ligresti quindi, precisa il ministro, non ha avuto un trattamento privilegiato
o differenziato, "con lei ho agito come in oltre cento casi". La Cancellieri si è
quindi detta pronta a fare un passo indietro nel caso venisse a mancare la stima istituzionale
nei suoi confronti. La fiducia, sono le sue parole, è decisiva per continuare nell’incarico.
Pdl e Pd confermano il sostegno al ministro, mentre Lega e 5Stelle continuano a chiederne
le dimissioni.