Turchia: il Museo di Ayasofia per ora non diventerà moschea
Il Tribunale amministrativo di Trabzon ha respinto la richiesta di trasformazione
del locale Museo di Ayasofya in moschea. Come riportato da fonti turche consultate
dall'agenzia Fides, il pronunciamento definitivo sulla sorte dell'edificio potrà venire
solo dal Consiglio di Stato. Ma intanto la decisione del Tribunale amministrativo
locale frena i progetti di chi aveva già predisposto alcune modifiche strutturali
del complesso per adattarlo al culto islamico. Lo scorso aprile, dopo un lungo contenzioso
legale, la proprietà dell'edificio – una chiesa bizantina del XIII secolo intitolata
a Santa Sofia (Hagia Sophia), convertita in moschea nel 1461 dal Sultano Mehmed II,
e poi trasformata in museo dal governo turco nel 1961 – era stata riconosciuta come
patrimonio inalienabile della Fondazione islamica che porta il nome del Sultano Mehmed.
In quell'occasione, il direttore regionale delle Fondazioni Mazhar Yldirimhan aveva
affermato che “un edificio riconosciuto come moschea non può essere utilizzato per
nessun altro scopo”. L'edificio, che nel corso dei secoli era stato usato anche come
arsenale e come ospedale, era stato restaurato tra il 1958 e il 1962 dagli esperti
dell'Università di Edimburgo, e nonostante i tanti cambi di destinazione d'uso rimane
un esempio unico di arte cristiana tardo-bizantina, con l'affresco del Cristo Pantocratore
dipinto all'interno della cupola. (R.P.)