2013-11-04 14:56:51

L'Istat rivede al ribasso le stime di crescita previste dal governo, ripresa nel 2014


Nel 2013 il Prodotto interno lordo italiano arretrerà dell’1,8% mentre nel 2014 è prevista una crescita dello 0,7%. È quanto stima l’Istat in una nota sulle prospettive dell’economia italiana, diffondendo percentuali al ribasso rispetto a quelle diffuse dal Governo, che prevedevano una contrazione dell’1,7% per il 2013 e una risalita dell’1% per il 2014. Per il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, i dati Istat che indicano una crescita inferiore alle attese “sono previsioni e comunque rappresentano uno stimolo per fare ancora di più. Se la fiducia crescerà - conclude il ministro - si arriverà a una crescita intorno all’1%, quanto previsto dal Governo”. La caduta congiunturale del Pil avviatasi nel terzo trimestre del 2011, secondo le previsioni dell’Istat, dovrebbe dunque arrestarsi nell’ultimo trimestre in corso. Mentre risulta ancora in crescita il tasso di disoccupazione: nel 2013 raggiungerà quota 12,1% per proseguire al 12,4% nel 2014 a causa del ritardo con cui il mercato del lavoro segue le evoluzioni dell’economia. Stime, queste ultime, che risultano sostanzialmente in linea con quanto previsto dal Governo (12,2% nel 2013 e 12,4% nel 2014). “Nei mesi estivi - spiega l’Istat nelle prospettive per l’economia italiana - la caduta dell’occupazione che ha caratterizzato la prima parte dell’anno si è arrestata, ma la situazione del mercato del lavoro permane fortemente deteriorata”. (A.P.)







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