Migliorare la vita dei villaggi africani: l'impegno del "Progetto Marco"
Nelle parti più povere dell’Africa subsahariana avere la luce in casa o bere acqua
pulita è un privilegio. Ed è proprio in questi luoghi che opera "Progetto Marco",
associazione senza scopo di lucro, che ha come obiettivo quello di migliorare le condizioni
di vita nei villaggi locali. In Congo, ad esempio, il sodalizio sta portando avanti
un’iniziativa ambiziosa. Di cosa si tratta lo spiega Salvatore Spinosa, presidente
dell’associazione, al microfono di Maria Cristina Montagnaro:
R. – In questi
giorni stiamo finanziando 10 pozzi a sorgente in Congo. Ma questo è solo l’ultimo
progetto che stiamo realizzando: abbiamo già fatto tante altre cose, tra cui un centro
medico, altri pozzi, scuole… In questi giorni, siamo anche presenti con i nostri volontari
in Malawi e in Ghana per dare autonomia – autonomia! – a questa povera gente, che
ci chiede proprio questo: ci chiede di essere aiutati a ripartire.
D. – Forse
quello che è più necessario in queste zone sono piccoli interventi rispetto a dei
grandi progetti…
R. – Esattamente! Questo è un po’ il nostro motto. Noi abbiamo
scoperto, dopo anni di esperienza, che l’Africa – così come il Sud America e l’Asia,
il cosiddetto “terzo mondo” - non ha bisogno di pochi mega progetti: questi non hanno
dato gli effetti desiderati. Questi Paesi hanno bisogno di tantissimi piccoli progetti
gestiti bene. Abbiamo finanziato 250 pozzi d’acqua, perché l’acqua è la priorità delle
priorità. Ebbene, laddove c’è acqua, scuola e piccole realtà artigianali – perché
oltretutto facciamo anche sartoria e così via – questa gente è molto, molto capace
poi a sapersi gestire. E abbiamo visto che i risultati vengono.
D. – Quello
di cui più hanno bisogno queste popolazioni in Malawi come in Congo e in Ghana è l’acqua
per non soffrire più la sete. Come operate?
R. – Noi finanziamo delle ditte
locali che fanno i pozzi sia a mano come in Ghana, in Camerun o in Congo, sia con
la trivella come in Malawi.
D. – Nel sottosuolo si trova l’acqua?
R.
– L’acqua è in tutto il mondo! Il mondo nostro, la nostra terra, il nostro pianeta
è composto da tre quarti di acqua. Quindi tutti i sottosuoli, di qualsiasi parte del
mondo, contengono acqua. E’ evidente che in alcune parti vicino al mare o vicino al
lago l’acqua si può trovare a 20 metri; mentre in altre, come in Malawi, noi che siamo
sulle montagne la troviamo a 50-60 metri; in Congo come in Ghana o come in Camerun,
scavando nelle foreste, a 30 metri si trova l’acqua. L’acqua c’è in tutte le parti
del mondo: basta pagare, basta scavare e c’è acqua pulita e abbondante, che risolve
il problema sia sanitario che relativo all’agricoltura, dando quindi una certa dignità
a tutto il "popolo dei poveri", che ci sta chiedendo di essere difeso.
D. –
Come finanziati i vostri interventi?
R. – Praticamente noi trasformiamo la
solidarietà del popolo italiano in progetti concreti. Tutti questi progetti li mettiamo
in visione, a tutti coloro che vogliono vederli, attraverso la pubblicazione sul nostro
sito www.progettomarco.it.