2013-11-02 14:40:42

Datagate: Germania e Brasile presentano risoluzione a Onu sulla privacy


Proteggere il diritto alla privacy garantito dal diritto internazionale. È quanto ribadisce la bozza di risoluzione presentata da Germania e Brasile all'Assemblea generale dell'Onu, a seguito delle rivelazioni della "talpa", Edward Snowden, circa lo spionaggio ai danni di oltre 40 leader di altrettanti Paesi di tutto il mondo. Il testo, messo a punto da Berlino e Brasilia, non cita singoli Stati ma chiede la fine dell'eccessiva sorveglianza elettronica sostenendo che la raccolta illegale di dati personali “costituisce un atto altamente invadente”. Si chiede quindi ai 193 membri dell'Assemblea di dichiararsi “profondamente preoccupati per le violazioni dei diritti umani e gli abusi che possono derivare dalla condotta di qualsiasi sorveglianza delle comunicazioni”. Abusi che includono “la sorveglianza delle comunicazioni extraterritoriali, la loro intercettazione così come la raccolta di dati personali, in particolare il ricorso massiccio a controlli e intercettazioni”. La risoluzione sarà votata a fine mese, nel frattempo però non si placano le polemiche relative al cosiddetto "Datagate". Ieri, il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, ha detto che “la giusta cosa che dovrebbe fare Edward Snowden è tornare negli Stati Uniti”, mentre il capo della Nsa, Keith Alexander, ha respinto le accuse di portare avanti programmi al di fuori del controllo dell'amministrazione, sostenendo che le informazioni sui leader mondiali sono state svolte su richiesta dei responsabili politici. Infine, secondo alcune rivelazioni del quotidiano brittanico "Guardian", i servizi di Francia, Spagna, Germania e Svezia avrebbero messo a punto un sistema di sorveglianza di massa delle comunicazioni telefoniche. (M.G.)







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