Cgia di Mestre: da legge stabilità 1,1 miliardi di tasse in più, timori per le
famiglie
Si preannuncia sempre meno roseo il futuro delle famiglie italiane, e non solo, già
messe in ginocchio dalla crisi. La conferma arriva da un’analisi della Confcommercio,
che con l’introduzione della Tari, la nuova tariffa sui rifiuti urbani, ha previsto
un aumento medio dei costi per le imprese pari a oltre il 200%. Anche i dati diffusi
dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, secondo cui gli italiani pagheranno, nel
2014, 1,1 miliardi di euro di tasse in più, non fanno che aumentare le preoccupazioni
per gli effetti sulle famiglie di tutte le nuove voci fiscali introdotte dalla Legge
di stabilita'. in contrasto a quanto assicurato fin qui dal governo. Cecilia Sabelli
ha intervistato Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni
Familiari:
R. - Diciamo
che le stime sono un tema sempre un po’ complicato da gestire. Il problema è che molte
di queste misure rischiano di essere inique nei confronti delle famiglie più affaticate;
quelle con carichi familiari. Ciò che manca è soprattutto un’attenzione particolare
verso le famiglie con figli. Anche alcune misure per le nuove imposizioni fiscali
sembra che a fatica possano incorporare un’attenzione; l’aumento che colpisce chi
consuma di più e, ovviamente, chi ha quattro figli consuma di più, non per consumi
voluttuari ma per bisogni di prima necessità. Quindi l’attenzione delle famiglie è
certamente verso una misura che deve diventare più equa. Quindi non chiedendo privilegi,
ma chiedendo più giustizia.
D. - Quali le previsioni per l’anno venturo per
queste famiglie già in difficoltà a causa della crisi?
R. - Quando sui giornali
appaiono notizie come “stiamo uscendo dalla crisi, si vede la ripresa”… il
problema è che prima che le famiglie si riprendano con più lavoro, più reddito in
casa, passeranno ancora molti mesi; intanto la stretta fiscale colpisce direttamente
le famiglie. Quindi la situazione sarà ancora difficile per le molte famiglie con
giovani che non trovano lavoro, con capofamiglia in cassa integrazione, oppure per
le famiglie con tre o quattro figli che vedono aumentare paradossalmente il carico
fiscale in un momento di maggiore difficoltà.
D. - Lei è il presidente del
Forum nazionale delle associazioni familiari. Quali azioni pensate di intraprendere
per affrontare questa difficile situazione?
R. - Come associazione stiamo chiedendo
al governo di introdurre alcune attenzioni, come ad esempio mettere una detrazione
crescente al crescere dei figli sulla tassa sulla casa a livello comunale, oppure
spostare quello che si fa sul cuneo fiscale non in modo indifferenziato su tutti i
lavoratori, ma sostenendo maggiormente chi ha carichi familiari. È questa la giustizia
di cui ha bisogno il Paese. Il Paese ha bisogno di un’attenzione speciale - la chiamerei
così - a chi ha investito il proprio tempo e la propria vita sulle nuove generazioni,
altrimenti il Paese rischia di non aver futuro e di esser schiacciato da questa crisi
e dalle misure fiscali contro la crisi che non generano futuro.