Rifiuti tossici e i verbali di Schiavone. Don Patriciello: "In vent'anni il cittadino
è stato lasciato solo"
Ancora roghi tossici in Campania, nella Terra dei Fuochi. Due algerini sono stati
fermati a Casal di Principe. Questo nel giorno in cui sono state rese note le dichiarazioni
del pentito dei Casalesi, Carmine Schiavone, in un’audizione del 1997 davanti alla
Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo di rifiuti. Si diceva già allora tutto
sui luoghi e sulle responsabilità criminali. “Parole che fanno male”, commenta al
microfono di Gabriella Ceraso, il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello
da anni impegnato sul fronte anticamorra:
R. - Noi, leggendo
queste carte, non abbiamo saputo niente di nuovo. Però la domanda è una sola: queste
cose sono state dette 16 anni fa e in questi 16 anni che cosa è stato fatto? Non un
solo ettaro di terreno è stato messo a no-food; per questi Tir che vanno allegramente
per l’Italia, in giro per l’Italia, non c’è ancora oggi un sistema satellitare che
li possa controllare. Ci troviamo all’anno zero. Se non avessimo alzato noi
la voce in questi ultimi 2 anni… Schiavone diceva: “Tra 20 anni morirete tutti di
tumore!”. Questa triste profezia si sta avverando. Sono passati 16 anni e lo Stato
continua a dire che qui si muore perché mangiamo male, fumiamo troppo e non facciamo
prevenzione. Noi ci accorgiamo che non c’è una casa dove non c’è uno o più ammalati
di cancro. Anche le pene per chi appicca questi roghi, le pene per chi sversa sono
ridicole!
D. - Possiamo augurarci che questa sia solo l’ennesima goccia in
un vaso che è ormai colmo, che dovrebbe scuotere effettivamente l’opinione pubblica…
R.
- Guardi che l’opinione pubblica è scossa. Noi il 16 novembre saremo a Napoli, tutti
quanti in piazza, e siamo disposti ad andare anche a Roma. Di fronte ad uno scempio
di questa gravità, il cittadino è stato lasciato completamente solo. Ho chiesto tante
volte anche a Confindustria, al presidente del Confindustria, di dire una parola,
di starci accanto… Niente! Non c’è stata una parola!