2013-11-01 14:14:16

Ancora attentati in Iraq. Ottobre il mese più sanguinoso dal 2008


Il mese di ottobre appena conclusosi è stato il più sanguinoso in Iraq dall’aprile 2008, quando si registrarono ben 1073 morti. Stavolta a perdere la vita sono state 964 persone: 855 civili, 65 poliziotti e 44 soldati, ma secondo i dati forniti ci sarebbero anche almeno 1600 feriti. Solo il 31 ottobre, una serie di attentati a nord della capitale Baghdad ha causato 21 vittime: le prime due autobombe sono esplose in una strada affollata di Baquba, nel centro del Paese, uccidendo 8 persone e ferendone 14; poi, a Mosul, nel nord, un ordigno è esploso contro una pattuglia della polizia uccidendone altre sei, tra cui quattro agenti. Infine, altri 7 morti e 37 feriti ci sono stati nei pressi del mercato di Tuz Khurmato, una cittadina a maggioranza turkmena. Intanto, sempre ieri, giornata in cui veniva commemorato l’anniversario della strage di cristiani della chiesa Notre Dame du Salut nel quartiere commerciale Karrada di Baghdad, in cui persero la vita 44 fedeli e due sacerdoti, all’esterno dell’edificio di culto, circondato da un imponente servizio d’ordine, si sono riuniti diversi musulmani appartenenti sia alla comunità sciita che alla comunità sunnita per chiedere ai cristiani, con candele accese e striscioni, di non lasciare la città. L’attentato di tre anni fa, infatti, il più sanguinoso contro i cristiani dall’inizio dell’intervento americano nel Paese nel 2003, diede il via al massiccio esodo di cristiani dall’Iraq: se allora, infatti, costituivano una minoranza pari a circa un milione di persone, oggi sono meno di 500mila. (R.B.)







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