2013-10-31 16:06:01

Ultime ore per aderire alla campagna "Uno di noi" in difesa della vita dal concepimento


Ultime ore per aderire anche online all’iniziativa europea di raccolta firme “Uno di noi” in difesa dell'embrione umano: c’è tempo fino alla mezzanotte di oggi. Oltre un milione e cinquecentomila finora le sottoscrizioni per chiedere al Parlamento Ue che, in conformità con la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, siano tutelati dignità, diritto alla vita e integrità di ogni essere umano fin dal concepimento. Paolo Ondarza ha intervistato il coordinatore nazionale della campagna Michele Trotta:RealAudioMP3

R. - È stata veramente una bella iniziativa popolare. Abbiamo avuto un proliferare di adesioni da parte dei singoli cittadini, tra l’altro con lettere meravigliose. Sono venuti a conoscenza di questa iniziativa soltanto attraverso il mezzo stampa e i servizi che la Radio Vaticana ha fatto per noi; purtroppo non abbiamo mezzi economici tali da poter coprire mediaticamente tutto il Paese.

D. – Siete comunque arrivati ad un numero considerevole di firme…

R. – Fino ad oggi in Europa sono state raccolte 1.644.462 adesioni. In Italia abbiamo raccolto fino ad oggi 580mila adesioni, ma stiamo andando verso le 600mila. Ne stanno arrivando copiosamente proprio in queste ultime ore.

D. – Stiamo parlando di persone non necessariamente appartenenti all’area cattolica…

R. – No, uomini di buona volontà, anche persone lontane dalla Chiesa che ci hanno scritto dicendoci che loro stessi avevano vissuto il dramma dell’aborto. Dicevano: “Io non vado in Chiesa ma so che questo bambino non c’è più…”.

D. – Proprio perché la Campagna Uno di Noi fa appello alla ragione, prima ancora che al cuore degli uomini…

R. – Sì, è chiaro. La Campagna parte da una semplice dichiarazione, ovvero, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo: la dignità è sempre ugualmente grande in ogni essere umano. Se non c’è questo riconoscimento diventa un po’ difficile poi parlare di pace, libertà e di giustizia.

D. – E’ possibile firmare on line fino alla mezzanotte del primo novembre. Dopo quella scadenza cosa ne sarà di tutte queste adesioni?

R. – Consegneremo tutte le schede a Bruxelles. A quel punto la Commissione stabilirà se abbiamo effettivamente superato il milione di firme. Poi, il Parlamento europeo si dovrà esprimere sulla richiesta di Uno di Noi.

D. – Che l’embrione sia “uno di noi”, lo ribadiscono anche tante iniziative. Una tra queste è l’impegno a dare sepoltura ai bambini non nati. Sta accadendo, ad esempio, anche nel comune di Firenze dove è allo studio un progetto di allestimento di un’area del cimitero dedicata ai bimbi mai nati…

R. – Siamo contenti che Firenze - città di civiltà e di storia - vada a chiedere un nuovo regolamento di polizia cimiteriale in modo da dare giusto spazio ai bambini non nati.

D. – C’è chi chiede anche una legge per iscrivere i bimbi non nati all’anagrafe. Voi che ne pensate?

R. – Questo sarebbe ancora più bello. Certo, qui il rischio è che possano mettere limiti circa le settimane di gestazione. Non dimentichiamo che per effetto della legge 194 sull’aborto – e queste sono le relazioni del ministro della Sanità – ogni anno vengono certificati cifre intorno ai 160 mila, ovvero, ogni anno una città tipo Verona sparisce dalla carta geografica. Sarebbe bello che anche loro avessero dignità.

D. – Un appello per le ultime firme…

R. – Facciamo questo bel regalo al Santo Padre! Quando il Parlamento europeo stabilirà che l’embrione è “uno di noi” penso che i nostri figli ed i figli dei nostri figli ne trarranno un beneficio.


Ultimo aggiornamento: venerdì 1° novembre 2013







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