Myanmar: avviato il dialogo di pace tra governo ed etnie
In corso a Laiza, capitale dello Stato di Kachin, la conferenza convocata per discutere
una bozza di cessate-il-fuoco nazionale proposto dal governo alle minoranze e, se
possibile, per arrivare a un consenso. La prima giornata - riferisce l'agenzia Misna
- è stata dedicata alla revisione dei vari accordi firmati finora tra il governo centrale
birmano e i gruppi che per molti anni hanno difeso con le armi la propria identità
e i propri diritti. Come confermato da Khun Oakka, segretario del Consiglio federato
delle nazionalità unite, organizzazione-ombrello di 12 gruppi ribelli, oggi si entrerà
nel vivo dell’esame della proposta delle autorità birmane. La tre-giorni di colloqui
è un’iniziativa attesa da tempo per risolvere uno gli ostacoli che ancora restano
sulla strada delle riforme e della pacificazione nazionale intrapresa nel marzo 2011
dal presidente Thein Sein. Negli ultimi due anni, il governo di Naypyidaw ha firmato
accordi separati con quasi la metà dei gruppi ribelli e annunciato la volontà di arrivare
a un cessate-il-fuoco definitivo e condiviso all’inizio del 2014. Un’iniziativa fortemente
sollecitata dalle diplomazie internazionali. La maggioranza dei gruppi etnici che
da decenni combattono per l’autonomia, come Karen, Kachin, Shan e Mon, hanno deciso
di accettare una soluzione politica, se questa garantirà una parziale auto-determinazione
e il controllo delle proprie risorse naturali. Esistono, tuttavia, ancora posizioni
contrarie a un unico accordo. (R.P.)