Kenya: i media cattolici esortati a rinnovarsi per rimanere al passo con i tempi
I media cattolici in Kenya devono “reinventarsi” per rimanere al passo con i rapidi
mutamenti nel mondo della comunicazione. È l’appello lanciato da mons. David Kamau,
vice-presidente della Commissione per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale
keniana (Kccb), all’apertura dell’assemblea nazionale dei comunicatori cattolici in
corso in questi giorni fino al 2 novembre nella capitale Nairobi. “I social network
hanno avuto l’effetto di una tempesta nella comunicazione, soprattutto per la velocità
con cui fanno arrivare l’informazione e non possiamo rimanere indietro”, ha sottolineato
il presule nel suo intervento anticipando anche un nuovo ambizioso progetto allo studio
della Chiesa in Kenya nel campo della radiofonia. Entro la fine dell’anno, infatti,
è previsto il lancio di otto nuove radio diocesane che si aggiungeranno alle sei esistenti:
Radio Waumini (Nairobi), Radio Amani (Nakuru), Radio Maria (Muranga), Radio Akicha
(Lodwar) Radio Shahidi (Isiolo) and Radio Thome (Kitui). L’obiettivo - ha spiegato
- è di raggiungere tutte le parrocchie e fare della radio il perno dell’evangelizzazione
nel Paese. Il presule ha quindi espresso l’auspicio che dalla riunione possano scaturire
nuove strategie per una collaborazione più efficace tra comunicatori cattolici keniani:
“Dobbiamo condividere le nostre idee ed esperienze. Come ci ricorda spesso il nostro
presidente, il cardinale John Njue, arcivescovo di Nairobi, è ora che il "Gigante
Dormiente" si svegli”, ha concluso mons. Kamau. Oltre alle attuali sei emittenti radiofoniche,
la Chiesa in Kenya dispone di un mensile a diffusione nazionale, il “National Mirror”,
e di un centro di produzione video, l’ “Ukweli Video Productions”, cui sarà affidata
la creazione di una stazione televisiva. Le nuove radio cattoliche saranno aperte
a Kisumu, Lamu, Marsabit, Kisumu, Eldoret, Maralal, Kabarnet and Nyeri. (A cura
di Lisa Zengarini)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana
Anno LVII no. 304