2013-10-30 16:28:24

Combattere la povertà per vincere la crisi economica.
Ma i politici non ci credono


Paolo Beccegato, vice-direttore Caritas italiana
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I dati Istati sulla povertà assoluta che interessa l'8% della popolazione italiana, ci dicono che nel Paese non c'è voglia di parlare di povertà, di disoccupazione, dei veri problemi che colpiscono la gente. Il dato Istat, relativo al 2012, secondo i nostri dati aggiornati con le richieste che arrivano ai nostri centri Caritas, peggiorerà nel 2013. Molti, ormai, non chiedono più lavoro ma pacchi viveri. Non c'è più lavoro e la richiesta è di erogare beni e servizi per le famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Famiglie monoreddito con figli. E l'aumento di separazioni e divorzi, spesso, crea ulteriore povertà. Ma cosa fanno i politici per aggredire questa situazione? Purtroppo la politica fa molto poco.
In vista della discussione della Legge di Stabilità, la Caritas ha offerto una serie di suggerimenti con al centro politiche di sostegno alla famiglia. Ma non se ne è fatto nulla. Inoltre, anche gli aiuti europei contro la povertà, alla fine dell'anno, verranno meno. Il tema della povertà delle famiglie, con al centro la questione dei minori, dell'usura, della disoccupazione, dell'indebitamento, con la mancanza del rilancio del microcredito, del mancato adeguamento delle pensioni al costo della vita e delle indennità di disoccupazione, del reddito di reinserimento sociale, non è al centro del dibattito politico. Va ridistribuita meglio la spesa sociale che è spesa male. Ma di tutto ciò non c'è traccia nella legge di stabilità, con il rischio di un incremento della povertà della società italiana. (a cura di Luca Collodi)







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