Decadenza di Berlusconi: caos in Giunta. Stasera riprendono i lavori
La frode fiscale realizzata da Silvio Berlusconi nell'ambito della vicenda Mediaset
e' aggravata dal suo ruolo di uomo politico. Così la Corte d’Appello di Milano nelle
motivazioni della sentenza con cui il leader del Pdl è stato condannato a due anni
di interdizione dai pubblici uffici. Si tratta di una sanzione amministrativa e dunque
non retroattiva, sostiene il senatore Pdl Francesco Nitto Palma. Il servizio di Debora
Donnini:
"La Corte d'Appello
di Milano ha detto che l'incandidabilità è una sanzione amministrativa, e pertanto
non è retroattiva". Da qui Nitto Palma sostiene che i lavori della Giunta per il
Regolamento del Senato, chiamata a decidere sul voto palese o segreto per la decadenza
di Silvio Berlusconi, devono essere sospesi. Immediata la reazione del Pd secondo
cui la Giunta prosegue il suo lavoro. Al momento comunque la Giunta è sospesa perché
sono ripresi i lavori in Aula ma tornerà a riunirsi in serata per proseguire il dibattito
sulla questione. Intanto il Movimento Cinque Stelle protesta perché la conferenza
dei capigruppo di Palazzo Madama non ha deciso quando votare sulla decadenza di
Berlusconi: si aspetta, infatti, la decisione delle Giunta del regolamento sul tipo
di scrutinio. E Berlusconi in un anticipazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa afferma:
"segnalo che il governo, se volesse, avrebbe un'autostrada per risolvere il problema:
è tuttora aperta la 'legge delega' sulla giustizia, e basterebbe approvare una norma
interpretativa di una riga”, che chiarisca la irretroattività della Legge Severino.
“Letta – prosegue - dica si o no". Oggi la Corte d’Appello di Milano depositato le
motivazioni della sentenza del 19 ottobre scorso con cui, in merito alla vicenda Mediaset,
ha disposto l’interdizione per due anni dai pubblici uffici del leader del Pdl, ritenuto
"ideatore, organizzatore del sistema (...) creato anche per poter più facilmente
occultare l'evasione". La legge Severino, scrivono inoltre i giudici, "ha un ambito
di applicazione distinto e certamente ben diverso e non sovrapponibile" con quello
del caso Mediaset.