2013-10-29 18:48:19

Crisi economica: ha colpito il 40% delle famiglie


Secondo l’associazione delle casse di risparmio, l’Acri, piu' si accumulano anni di crisi, piu' famiglie ne vengono colpite: indirettamente hanno dovuto farci i conti il 40% dei nuclei familiari, in generale per la perdita del lavoro (20%) o per il peggioramento delle condizioni di lavoro (il 15% contro il 9% del 2012), ma c'e' anche chi non viene pagato con regolarita' (3%) e chi ha dovuto cambiare lavoro (4%). Le famiglie colpite direttamente, ossia nei percettori di reddito del nucleo familiare, sono il 30%, con un incremento di 4 punti percentuali rispetto al 2012 (erano il 26%). E' quanto sottolinea il 'Rapporto' diffuso ieri, in cui si legge che ''sono il 26%, percentuale uguale a quella del 2012, le famiglie che segnalano un serio peggioramento del proprio tenore di vita (erano il 21% nel 2011 e il 18% nel 2010), mentre quasi la metà degli intervistati (il 47%, erano il 46% nel 2012) dichiara di avere difficoltà a mantenere il proprio tenore di vita. Bankitalia aggiunge che il difficile accesso al credito rischia di essere un'insidia la ripresa. Alessandro Guarasci ha sentito Nunzio Bevilacqua, giurista ed esperto economico:RealAudioMP3

R. – Il problema del credit crunch ormai è un problema saputo e risaputo. La questione è trovare una via d’uscita a questo problema, che attanaglia le famiglie, ma che attanaglia sempre più le imprese. Se ne esce attraverso una cooperazione con lo Stato, attraverso un rafforzamento degli strumenti dei fondi di garanzia e soprattutto attraverso delle convenzioni che devono essere stipulate e che consentono, andando anche incontro a quelle che sono le garanzie delle banche, un accesso un po’ più aperto soprattutto per quelle che sono le questioni familiari e per le persone con figli a carico.

D. – Questo, secondo lei, quanto può avere ostacolato le famiglie, che ormai abbiamo capito fanno sempre più ricorso ai risparmi per sostenere tutta una serie di spese?

R. – Questo ha creato un grosso problema, perché da una parte riduce quelli che sono i risparmi di una vita delle famiglie italiane; dall’altra, è anche un rischio che molte famiglie indebitate, in certi momenti, possano pensare di accedere a forme di finanziamento, che fanno capo all’illegalità. Questo è un grande rischio, un onere che anche lo Stato si deve assumere.

Ultimo aggiornamento: 30 ottobre







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