2013-10-29 07:56:46

Caso datagate per Spagna e Italia: spiate rispettivamente 60 milioni e 46 milioni di telefonate in un mese


In primo piano la questione datagate. Obama era all'oscuro e ha già ordinato di fermare i programmi con cui la National Security Agency (NSA) ha spiato la cancelliera tedesca Angela Merkel e altri leader mondiali. Questo riporta la stampa negli Stati Uniti, mentre, dopo la Germania, si parla di decine di milioni di telefonate spiate in un mese in Italia e in Spagna. Ricordiamo che tutto emerge dai documenti della 'talpa' Edward Snowden, l’informatico ex tecnico della Cia, pubblicati dal quotidiano britannico The Guardian. Il servizio di Fausta Speranza RealAudioMP3

Oltre alle indiscrezioni di stampa su un Obama sorpreso e deciso a interrompere le intercettazioni, c’è il pronunciamento della Commissione intelligence del Senato Usa. La presidente assicura: la Casa Bianca fermerà la raccolta dati su Paesi alleati. E promette un’inchiesta. Insomma c’è l’ammissione: per oltre un decennio il monitoraggio c’è stato e c’è la denuncia: il Senato e il presidente non ne sono stati informati in maniera soddisfacente. E se in Germania a colpire è stato il fatto che le telefonate della stessa cancelliera fossero ascoltate, in Spagna e in Italia colpiscono i numeri: si parla rispettivamente di 60 milioni e 46 milioni di conversazioni registrate in un solo mese. Berlino annuncia a seduta straordinaria del Bundestag il 18 novembre. Madrid interpella ufficialmente l’ambasciatore statunitense. A Roma si fissano audizioni di chiarimento a livello di organi competenti, ma c’è anche la voce dell’intelligence italiana che invita a non confondere monitoraggio di dati grezzi con spionaggio e sostiene che non ci sia evidenza di intercettazioni massicce.









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