Siria: i ribelli islamisti dicono no alla conferenza di pace "Ginevra 2"
Si acuiscono le tensioni in seno all’opposizione siriana. Ieri una ventina di gruppi
ribelli - per lo più di stampo jihadista e fondamentalista – hanno bollato come “traditori”
i responsabili dell'opposizione che decideranno di prendere parte alla conferenza
di pace sulla Siria "Ginevra 2". Una minaccia che mette in discussione l’organizzazione
stessa dell’incontro. Il servizio è di Salvatore Sabatino:
Una spaccatura
che sembra divenuta ormai insanabile. La presa di posizione emersa ieri da parte di
quei gruppi estremisti che compongono l’opposizione anti-Assad, mette l’ipoteca su
Ginevra 2; una conferenza nata sotto i peggiori auspici, rimandata più volte, ma rimessa
in piedi dopo una faticosa opera diplomatica di Stati Uniti e Russia. Tutto questo
mette ulteriormente in evidenza le fratture in seno all’opposizione, composta da una
galassia di gruppi, più e meno moderati, con obiettivi e agende diverse, e spesso
in guerra anche tra di loro. Di certo diminuiscono gli spazi di manovra per l'emissario
della comunità internazionale, Lakhdar Brahimi, in prima linea nella preparazione
della Conferenza. Oggi è atteso a Damasco, dopo un tour che lo ha portato in tutti
i Paesi dell’area, compreso l’Iran, altro alleato del regime sciita alawita di Damasco.
Proprio il regime ieri ha fatto avere il piano di distruzione del suo arsenale chimico
agli ispettori dell'Opac, mentre sul terreno si continua a combattere e a morire.