2013-10-28 13:24:54

Scuola: i sindacati dicono no al blocco del contratto


Insegnanti in agitazione. I sindacati giudicano infatti in modo negativo il blocco del contratto e degli scatti d’anzianità, previsti nella legge di stabiltà, e per questo hanno indetto una grande manifestazione nazionale a Roma il 30 novembre. Secondo le organizzazioni dei lavoratori, poi, pochi passi in avanti sono stati fatti per risolvere l’annoso problema del precariato. Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

Gli insegnanti chiedono più attenzione al governo. Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, in una manifestazione oggi a Roma, hanno minacciato lo sciopero. Primo punto il contratto. Dunque rinnovo della parte economica e normativa, sblocco degli scatti d’anzianità. Il commento di Rino Di Meglio, segretario del sindacato Gilda:

"Negli ultimi cinque anni, un insegnante medio ha perso qualcosa come 3400 euro netti. Su uno stipendio, che è già basso, è una perdita gravissima, che riduce la capacità di spesa e qualche volta anche quella di sopravvivenza".

Basta dire che un insegnante tedesco guadagna il doppio di un italiano. E il rischio è che docenti mal pagati siano anche poco motivati nell’insegnamento. C’è anche affrontare una volta per tutte il problema del precariato. Sono circa 160 mila gli insegnanti che non hanno certezze su dove e quando insegneranno. Il decreto del ministro Carrozza che immette in ruolo 69 mila docenti rischia solo di andare a coprire chi va in pensione. E i problemi non si risolvono, come vorrebbero alcuni, tagliando i fondi alle paritarie. La riflessione di Giorgio Scrima, segretario della Cisl Scuola:

"Per fare un esempio, la scuola dell’infanzia, in questo Paese, per il 48 per cento è garantita e assicurata dallo Stato. Noi dobbiamo garantire il sistema integrato nazionale e non affrontare le questioni in termini ideologici".

Insomma per i sindacati c’è una disattenzione, voluta, della classe politica nei confronti della scuola.







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