Egitto. Vescovo copto ortodosso: le chiese non hanno bisogno di nascondere armi
Gli attacchi e e le persecuzioni subite dai copti nelle ultime convulse stagioni vissute
dall'Egitto non devono essere strumentalizzate per propagandare idee e comportamenti
estranei alla fede cristiana e contrari ai veri interessi delle comunità cristiane
autoctone presenti in Egitto. Lo ha ribadito con nettezza il vescovo copto ortodosso
Morcos, titolare della diocesi di Shubra al-Khaimah, nell'area metropolitana del Cairo.
Secondo fonti egiziane consultate dall'agenzia Fides, Anba Marcos ha chiarito che
“tutti i tentativi di invocare l'intervento dell'Occidente con il pretesto di salvare
la minoranza cristiana vanno respinti”. Intervistato da una televisione, il vescovo
egiziano ha voluto anche sottolineare che “le chiese non hanno bisogno di nascondere
armi al proprio interno, come sostengono alcuni”, perchè oltretutto ogni misura di
auto-difesa armata avrebbe scarsa efficacia davanti ad attacchi terroristici mirati.
Nel contempo, il vescovo Morcos ha mostrato comprensione per il senso di frustrazione
che cresce in particolare tra i gruppi organizzati di giovani copti, nutrita anche
dall'impunità finora riservata ai responsabili degli attacchi terroristici contro
chiese e abitazioni cristiane, invitando comunque tutti ad aver fiducia nell'aiuto
e nella protezione del Signore. (R.P.)