Datagate. La stampa tedesca accusa: "Obama sapeva delle intercettazioni sul telefono
della Merkel"
Si arricchisce di nuovi particolari la vicenda “datagate”, l’attività di spionaggio
telefonico dell’intelligence americana nei confronti del cancelliere tedesco, Angela
Merkel, e di altri 34 leader mondiali. Le ultime rivelazioni della stampa coinvolgono
anche il presidente Obama. Il capo della Casa Bianca sarebbe stato a conoscenza dell’attività
di intercettazione, che si svolgeva in sedi dislocate in vari Paesi. Ce ne parla Giancarlo
La Vella:
Barack Obama
sapeva fin dal 2010 che la National Security Agency stava ascoltando le telefonate
della cancelliera tedesca Merkel. Questa la versione della stampa in Germania, secondo
la quale il capo della Casa Bianca era stato informato dell’attività di spionaggio.
Attività che lo stesso Obama – e qui sono i media statunitensi che parlano – avrebbe
poi fatto interrompere. Oltre allo scandalo, quindi anche il giallo di una vicenda
che sta creando sin troppi imbarazzi tra Europa e Washington. E i particolari che
giorno per giorno vengono resi noti non aiutano a superare le difficoltà nei rapporti
tra due realtà che necessariamente devono operare di comune accordo. Vi sarebbero
state basi a Roma e in altre capitali europee. Una normale attività tra Paesi alleati
e amici, seocndo l’intelligence americana. Un evento altamente dannoso politicamente,
tuona invece il ministro degli Esteri tedesco, Westerwelle. Insomma servono tante
altre spiegazioni per superare malumori e imbarazzi di una vicenda che sembra essere
solo agli inizi.