India: nel Karnataka 40 attacchi contro i cristiani dall’inizio del 2013
Resta difficile la vita per i cristiani indiani che vivono nello Stato del Karnataka
dove - secondo un Rapporto appena pubblicato dal Consiglio globale dei cristiani indiani
e inviato anche all’agenzia Fides - dall’inizio del 2013 sono già 40 gli attacchi
contro questa minoranza religiosa, 222 negli ultimi tre anni. Ciò, inoltre, avviene
nella più completa impunità: a essere denunciato è anche un uso eccessivo della forza
da parte della polizia, in occasione di manifestazioni autorizzate delle minoranze
che protestano contro questo stato di cose, e la sua totale incapacità di proteggere
la vita e i beni dei cristiani. Il Rapporto intende essere una segnalazione della
situazione al Ministero degli interni del governo federale, affinché si prenda a cuore
il problema della crescente intolleranza da parte degli estremisti indù verso i cristiani
e gli altri gruppi religiosi minoritari. Tra le richieste avanzate, “controlli e restrizioni
sull’azione di elementi antisociali che minacciano il tessuto di una società tollerante
e libera” e la tutela della “sacralità della legge e della giustizia, in particolare
nelle situazioni in cui comunità religiose di maggioranza mettono a rischio le garanzie
costituzionali delle minoranze”. Secondo gli autori del testo, infine, la maggior
parte degli attacchi si verifica nelle periferie urbane e nei villaggi più remoti,
che sfuggono facilmente al controllo statale. (R.B.)