Cina. A Pechino seminario sull’impegno delle ong per i bambini disabili e abbandonati
“L’adozione di bambini disabili e abbandonati della società civile cinese” è il tema
del seminario organizzato da "Jinde Charity", l’ente caritativo cattolico dell’He
Bei, e dalla Fondazione della Carità, organismo protestante. L'incontro di studio
si tiene il 26 e 27 ottobre a Pechino e ha l’obiettivo di presentare le esperienze
delle ong legate alle comunità religiose nel campo dell’assistenza e dell’adozione
dei bambini disabili e abbandonati. Secondo quanto reso noto dall’agenzia Fides, il
tema, che interessa da vicino la società cinese, verrà dibattuto da esperti, rappresentanti
degli enti governativi cinesi e internazionali e operatori dei media, al fine di trovare
soluzioni migliori alle sfide e le difficoltà che derivano da questa delicata situazione.
Secondo le statistiche fornite da Jinde Charity, sono 878 gli enti che al momento
si occupano di questa fascia più debole della società cinese, accogliendo 9.394 bambini
disabili o abbandonati. Tra questi, 134 sono enti privati, mentre 583 appartengono
alle comunità religiose, soprattutto alla comunità cattolica. Nella Cina continentale,
quasi tutte diocesi e le Congregazioni religiose si occupano in qualche modo dei bambini
orfani disabili e abbandonati e il loro contributo è ormai riconosciuto e apprezzato
dalle autorità civili, dalla società cinese in generale e anche dalle altre religioni.
Nei giorni scorsi, la monaca Chang Hui - presidente della Fondazione di Filantropia
buddista della provincia dell’He Bei e vicepresidente dell’Associazione buddista dell’He
Bei . ha incontrato le suore cattoliche della Casa di accoglienza per i bambini disabili
e abbondati, alle quali ha detto: “Dal vostro servizio abbiamo visto lo spirito di
sacrificio e altruismo di Gesù che noi tutti dobbiamo sempre imparare e che è grande
anche per noi buddisti”. La monaca ha quindi lasciato un’offerta all’orfanotrofio
invitando i buddisti a dare il proprio contributo al lavoro delle suore. (C.S.)